Consorzi: le prostitute del credito tra consorzi e raggiro delle regole
Consorzi: le prostitute del credito tra consorzi e raggiro delle regole

5 commenti

Consultazione Pubblica in tema di consorzi nel mondo creditizio.

Il 15 aprile corrente anno l’Organismo agenti e mediatori (OAM) ha pensato bene di redigere una comunicazione (esattamente la n.8/16) al fine di scongiurare il fenomeno della creazione di numerosi consorzi, ovvero società “sottobosco” attraverso le quali piu’ agenti in attività finanziaria si uniscono sotto un unico cappello per raggirare la legge 141 del 2010.

I consorzi tra agenti in attività finanziaria che svolgono attività di promozione di contratti per la concessione di finanziamenti, sotto qualsiasi forma, non sono conformi alla normativa di settore. Lo afferma l’OAM – l’Organismo degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi, in una Comunicazione inviata agli operatori di mercato nella quale vengono dettagliate le condizioni da rispettare affinché la costituzione di consorzi tra agenti sia conforme alla normativa.

Secondo l’OAM, che ha riscontrato tali prassi nell’ambito della sua funzione di vigilanza, i consorziati agenti in attività finanziaria, avvalendosi dei consorzi strutturati con modalità difforme dalla normativa, riescono ad aggirare la disciplina di settore e, in particolare, il principio del mono-mandato nonché le norme su vincoli, assetti organizzativi e controllo. Si determina così un indebolimento della protezione del consumatore fortemente garantita dalla legislazione europea e nazionale e una posizione di disparità con gli altri operatori del settore.

Il perchè della decisione di emanare una comunicazione è noto a tutti, l’ Oam ha ricevuto decine di segnalazioni che evidenziavano formule scorrette di aggregazione di mandati per aumentare l’offerta e quindi vendere più prodotti finanziari, consorziando il tutto in un unica struttura.

Creando un unico consorzio, permette, (agli operatori coinvolti) di avere a disposizione delle vere e proprie organizzazioni paragonabili a delle vere e proprie prostitute “illegali” del settore creditizio (con tutto il rispetto delle prostitute ovviamente).

Ancora oggi nonostante le numerose segnalazioni e le precisazioni dell’Oam alcuni soggetti continuano indisturbati a proseguire illegalmente le proprie attività.

Allora la domanda sorge spontanea: Istituzioni, Banche, Società Finanziarie che fate??? Dormite!!!

Al fine di comprendere le considerazioni dei lettori di Notiziario Finanziario potrete anche in forma anonima partecipare alla consultazione pubblica fornendo suggerimenti, indicazioni, o raccontandoci semplicemente le vostre esperienze con i consorzi oggetto della consultazione.

Scrivere a consultazioni@notiziariofinanziario.com

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

5 commenti

  • Antonio ha detto:

    …l’OAM farebbe ancora meglio se cancellasse tutte le pseudo società iscritte che hanno meno di 50 collaboratori,
    segno che vivono “illecitamente nel sottobosco” anche loro…

    Spero postiate questo commento…ma ne dubito! 😉

    • Francesco ha detto:

      Io dico che l OAM farebbe meglio a controllare e chiudere con effetto immediato questi balordi che hanno e fanno sempre più male al settore creditizio agendo nella totale illegalità, la cosa più grave ripeto e che è stato istituito un organo di vigilanza che a sua volta e controllato da Banca d Italia.
      Sono un agente e oggi faccio fatica ad andare avanti ho una Srl e spero che invece che si agisca contro sti soggetti al più presto. Buona serata

  • Deborah ha detto:

    Commento pubblicato, come d’altronde il 98% di quelli postati, ad eccezione dei commenti che non rispettano le regole della netiquette. Grazie

  • Francesco ha detto:

    Secondo me al solito non cambia mai niente in questa Italia parlano parlano e intanto le banche danno i mandati a sti individui e fanno il loro gioco… Come sempre siamo sempre presi di mira noi i piccoli. Fin quando stiamo zitti saremo sempre messi sotto.

  • Angelo ha detto:

    L’OAM ha chiarito la propria posizione, sono Banche e Intermediari finanziari in difetto, in quanto dovrebbero presidiare le proprie reti e revocare i mandati di agenzia, spesso questi ultimi sono ben consci di ciò che accade sulla rete ma tacciono in funzione della produzione, la cosa triste è che non parliamo solo di piccoli intermediari ma anche delle principali banche nazionali. Spero che a breve si riesca a scardinare questo modus operandi scorretto che danneggia la categoria e i soggetti che rispettano le norme e le regole di settore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI