Continua lo stato di agitazione in GEDI Gruppo Editoriale
I rappresentanti sindacali delle testate Gedi informano i lettori sullo stato di agitazione dei dipendenti del gruppo editoriale.
Gedi

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I rappresentanti sindacali delle testate Gedi informano i lettori sullo stato di agitazione dei dipendenti del gruppo editoriale.

«La cessione ad Accenture – prosegue il comunicato sindacale – è stata presentata come una partnership per aumentare il potenziale tecnologico del gruppo. Siamo troppo abituati a scrivere di esternalizzazioni per crederci a occhi chiusi. Senza contare che i colleghi, oggi in sciopero, saranno costretti a cambiare azienda senza mantenere il loro contratto grafico editoriale ma passando a quello dei metalmeccanici. Modalità e tempi ci sembrano sbagliati, così come l’idea di cedere il nostro know how».

Per i giornalisti, inoltre, «particolarmente inaspettata e criticabile è stata la scelta aziendale di non illustrare un piano industriale trincerandosi dietro all’incertezza del momento. Nessuna azienda – rilevano – procede senza piano e sulla mancata comunicazione abbiamo intenzione di approfondire con la Fnsi possibili reazioni: informare le rappresentanze sindacali è doveroso. Infine nel corso dell’intero incontro mai si è parlato di potenziamento degli organici e le notizie sembrano essere sparite dal tavolo, sostituite da contenuti di tipo non giornalistico più vicine all’infotainment. Il nostro futuro lo immaginiamo ricco di prodotti giornalistici di qualità, non di contenuti più legati al marketing. I Cdr di tutte le testate del gruppo mantengono perciò lo stato di agitazione».

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