La Camera di commercio di Pisa nella sua ultima riunione di giunta ha chiarito le modalità di azione sulle verifiche innescate dall’esposto anonimo inviato all’ente e alle forze dell’ordine. Una ricognizione che la lettera ha avuto l’effetto di anticipare e che era già calendarizzato per maggio-giugno.
Nella missiva, firmata “Un gruppo di imprenditori”, si legge: «Si segnala per le opportune verifiche di competenza, l’utilizzo improprio da parte dei consorzi – cooperative fidi dei fondi destinati ai contributi in conto interessi e alle garanzie per le imprese erogati dalla Camera di commercio. Quanto sopra affinché venga perseguito l’illecito utilizzo del denaro destinato agli imprenditori della provincia sempre più in difficoltà dalla congiuntura economica».
Ancorché anonima, la lettera non è stata cestinata. E, sollecitata dal presidente Pierfrancesco Pacini, il segretario generale dell’ente camerale, Cristina Martelli, ha illustrato alla giunta i passi seguiti per fare luce sulla gestione dei fondi assegnati ai consorzi, nel ruolo di intermediari, per sostenere le imprese del territorio.
Soldi che la Camera di commercio assegna con un bando e che i consorzi fidi (5 attivi a Pisa nei comparti di commercio, industria, artigianato e agricoltura) girano poi agli associati nel momento in cui vengono formalizzati gli investimenti fatti.
«Si è ritenuto opportuno a garanzie del corretto utilizzo delle risorse camerali di avviare operazioni di verifica di carattere ordinario e straordinario sulle quali non appena in possesso degli esiti sarà riferito alla giunta per le opportune valutazioni» è la premessa della dirigente. Che, per un contributo di memoria, aggiunge: «Nei lunghissimi anni di erogazione dei contributi camerali ai Confidi, per abbattimento interessi e garanzie, non sono pervenute segnalazioni da parte di imprenditori circa disfunzioni nelle operatività dei bandi camerali, salvo una recente eccezione sulla specifica misura delle garanzie gratuite, peraltro risolta dopo un chiarimento tra le parti interessate presso la Camera».
Entro la fine di aprile arriveranno gli esiti degli accertamenti svolti attraverso l’azienda speciale Assefi, sull’utilizzo dei fondi erogati, sia sulla rendicontazione presentata dalle imprese che sul corretto trasferimento delle risorse.