Lvmh ha registrato tra gennaio e giugno di quest’anno un fatturato di 36 miliardi e mezzo di euro. Forte è la crescita di Europa (+47%) e Stati Uniti (+24%) mentre più contenuta è quella asiatica che segna un +1% (escluso il Giappone in salita del 33%) che accusa il peso delle nuove restrizioni sanitarie in Cina. Nel secondo trimestre i ricavi sono aumentati del 27% (crescita organica del 19%) in linea con l’andamento del primo trimestre. Il gruppo ha realizzato un utile netto di 6,5 miliardi di euro nel primo semestre, in salita del 23% rispetto allo stesso periodo del 2021 la cui performance era già stata definita «record». L’utile da operazioni ricorrenti è aumentato del 34% a 10.235 milioni di euro, il margine operativo ha raggiunto il 27,9% dei ricavi.
«Un eccellente inizio d’anno» lo ha definito Bernard Arnault, presidente e ceo di Lvmh commentando i risultati -, al quale hanno contribuito tutti i nostri gruppi aziendali. Sono la creatività e la qualità dei nostri prodotti, l’eccellenza della loro distribuzione e il ricco patrimonio culturale delle nostre Maison, alimentato dalla loro storia e dal loro know-how, che permettono al gruppo di eccellere in tutto il mondo».
In salita i ricavi del business Wines & Spirits (+14%) con volumi di champagne in crescita del 16% e ottime le performance del settore moda e pelletteria (ricavi +24%), in particolare con Louis Vuitton, Christian Dior, Fendi, Celine, Loro Piana e Loewe, che hanno guadagnato nuove quote di mercato e segnato «record di redditività». Crescita rapida anche per profumi e cosmetici con un forte rimbalzo di Sephora.
Accanto ai risultati finanziari, Lvmh ha anche annunciato la distribuzione ai soci di un acconto sul dividendo di 5 euro che sarà messo in pagamento il 5 dicembre 2022. «Affrontiamo la seconda metà dell’anno con fiducia – ha detto Arnault -, ma data l’attuale situazione geopolitica e sanitaria, resteremo vigili e conteremo sull’agilità e sul talento dei nostri team per rafforzare ulteriormente la nostra posizione di leadership globale nei beni di lusso nel 2022».