Peggiorano i dati del credito al consumo in Italia. Federconsumatori rileva che nel corso del 2013 le consistenze del credito al consumo hanno registrato una contrazione del 4%.
Si conferma così, spiega l’associazione, un andamento estremamente grave e preoccupante, che denota chiaramente la situazione di profonda crisi che le famiglie stanno vivendo: non solo si sono drasticamente ridotte le possibilità di accesso al credito, ma il disagio economico vissuto quotidianamente è tale da non consentir più ai cittadini di indebitarsi. La contrazione degli acquisti a rate contribuisce ad accrescere la forte crisi dei consumi, che come rilevato dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, nel biennio 2012-2013 registrerà un impressionante calo del -8,1%, pari ad una diminuzione complessiva della spesa delle famiglie di circa 60 miliardi di Euro.Su questa tendenza inoltre pesa l’intollerabile clima di incertezza che affligge le famiglie da mesi: IMU, mini IMU, Tasi, IUC e via dicendo.
“Come ripetiamo instancabilmente da tempo – segnala l’associazione – fino a quando il Governo non scioglierà tali nodi sul piano fiscale i cittadini non saranno in grado di programmare alcun tipo di consumo o di impegno finanziario. Per questo è fondamentale che il Governo agisca immediatamente per un rilancio del potere di acquisto delle famiglie e dell’occupazione, senza i quali anche il settore del credito al consumo (come quasi tutti gli altri) continuerà a patire la crisi” L’anno che sta per chiudersi, segnala infine, farà registrare il calo più marcato con le consistenze debitorie tornate ai livelli antecedenti il 2008.