Credito, la stretta cresce Nell’industria c’è ripresa

Ancora nessun commento

L’Eurozona potrebbe uscire presto dalla recessione stando all’ultima rilevazione dell’indice manifatturiero Pmi, migiorato per la prima volta in due anni. Ma nonostante la liquidità a pioggia distribuita dalla Bce alle banche la stretta creditizia continua. L’indice Pmi, il più accreditato anticipatore dell’andamento del pil, basato su interviste ai manager dell’industria privata, è rimbalzato. La rilevazione flash per l’Eurozona è a 50,4 da 48,7 di giugno, ai massimi da 18 mesi e sopra i 50 punti, soglia che separa la contrazione dall’espansione, per la prima volta in due anni. Segni di luce che nascondono un’Europa al traino della Germania e, a sorpresa, della Francia che fa meglio delle attese, anche se i senza lavoro a giugno sono aumentati di quasi 15mila a 3,28 milioni, ma gran parte delle economie del Sud Europa rimane in recessione. Per Unicredit, è segno «che la ripresa che sta guadagnando velocità è ben radicata». Altri economisti invitano a non fare lo stesso errore di inizio 2012, quando i segni positivi del Pmi furono seguiti da una caduta: c’è il rischio che pesi la svalutazione dell’euro, ieri tornato sopra 1,32 sul dollaro ai massimi da un mese, il ciclo delle scorte, il ruolo delle iniezioni di fondi pubblici. Gli economisti guardano allarmati al credito: cresce l’offerta di moneta dalla Bce misurata da M3 (+2,9% a maggio), i prestiti ai privati continuano a essere in rosso. L’indagine trimestrale della Bce mostra un 7% di banche che ha ristretto i parametri sui prestiti nel secondo trimestre, sullo stesso livello del precedente, anche se la stretta si allenta per i consumatori. La Banca d’Italia nella rilevazione sulle otto principali banche, vede irrigidimenti ulteriori sulle concessioni ma anche spiragli che rifletterebbero un miglioramento della situazione generale. E l’uscita della recessione dell’Eurozona si prospetta a due velocità, ma per i mercati i dati di ieri sono stati motivo per comprare. Aiutate dai risultati migliori delle attese di Apple, le borse europee hanno chiuso ai massimi da maggio: Madrid +1,47%, Milano +1,26, Francoforte +0,78, Parigi +1. Per i titoli di Stato prevalgono le vendite, con il rendimento del Btp decennale in rialzo di un centesimo a 4,37%. Ma lo spread scende a 272, complice il rialzo generalizzato dei rendimenti che colpisce anche il bund tedesco.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI