CRESCE L’IMPEGNO DI BANCA MARCHE A FAVORE DEL SISTEMA IMPRENDITORIALE. ISTITUITI TRE NUOVI PLAFOND PER LE PMI

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Sale a 430 milioni di euro il plafond messo a disposizione da Banca Marche a favore delle imprese. Banca Marche ha aderito sia al protocollo Abi “Investimenti Italia”, con un plafond di 75 milioni di euro, per finanziare progetti di investimento e sviluppo delle imprese, sia all’altro protocollo Abi “Smobilizzo Crediti verso Enti Pubblici”, per altri 75 milioni di euro, per anticipare i crediti vantati dalle imprese nei confronti della pubblica amministrazione. Banca Marche ha anche deliberato di istituire un altro plafond di 30 milioni di euro, denominato “Imposte e 13esima mensilità”, a favore delle imprese che devono sostenere le scadenze tipiche di fine anno. “Banca Marche – spiega il direttore generale Luciano Goffi – è fortemente impegnata a rafforzare la propria organizzazione interna per continuare ad essere in futuro, in piena autonomia, motore di sviluppo dei territori serviti. Vive, insieme alle famiglie e alle piccole e medie imprese, le difficoltà, le ferite, gli sforzi di questa fase difficile. Tutti insieme dobbiamo reagire a questa situazione, riprendere coraggio, unire le forze. Banca Marche mette a disposizione una serie di strumenti finanziari sia a favore delle Pmi che hanno progetti di rilancio e che lottano con lungimiranza per recuperare redditività, sia a favore dei giovani che intendono avviare un’impresa. Ma, accanto a sane e intelligenti politiche del credito, è necessario attivare un grande sforzo sinergico, che veda alleati gli imprenditori – che siano disposti a credere ancora nelle loro imprese, a cambiarle, a programmarle con la visione del futuro -, le associazioni di categoria e i loro i confidi – che siano disposte a lavorare insieme, abbattendo steccati superati dal mercato -, i professionisti, le università, i poli dell’innovazione e le istituzioni, che siano in grado di porsi al fianco degli imprenditori, aiutandoli ad alzare lo sguardo verso le scelte necessarie per crescere. Nell’attuale fase di forte rallentamento della attività economiche – continua Goffi – Banca Marche intende lanciare un segnale di fiducia nei confronti delle Pmi, facendo appello alle innate capacità di reazione e di innovazione che i nostri imprenditori hanno sempre dimostrato. Occorre lavorare insieme perché le aziende riprendano ad investire nei processi dell’innovazione, della crescita del capitale umano e organizzativo, nel rafforzamento della loro capacità di unirsi per essere più forti nella competizione globale”. RIEPILOGO INIZIATIVE BANCA MARCHE A FAVORE DELLE IMPRESE 1) Plafond 100 milioni di euro fondi Bei (Banca europea degli investimenti) per prestiti chirografari e mutui fondiari per investimenti e capitale circolante a tasso variabile e agevolato. Possibilità di accedere al finanziamento con la garanzia dei Confidi, ottenendo condizioni ancora più vantaggiose. 2) Plafond di 30 milioni di euro per imposte e 13esima mensilità per prestiti chirografari a tasso variabile. Possibilità di accedere al finanziamento con la garanzia dei Confidi, ottenendo condizioni ancora più vantaggiose. 3) Plafond di 100 milioni di euro per la nascita di nuove imprese e la creazione di contratti di rete (Youstartup). Possibilità di accedere al finanziamento con la garanzia dei Confidi, ottenendo condizioni ancora più vantaggiose. 4) Plafond di 50 milioni di euro a favore delle imprese del settore turistico-alberghiero in virtù di un accordo stipulato con la Regione Marche. Possibilità di accedere al finanziamento con la garanzia dei Confidi, ottenendo condizioni ancora più vantaggiose. 5) Plafond di 75 milioni di euro (Progetti Investimenti Italia) per prestiti chirografari e mutui fondiari a favore di progetti di investimento e sviluppo delle imprese, in virtù dell’adesione al relativo protocollo Abi. 6) Plafond di 75 milioni di euro (Smobilizzo Crediti verso Enti Pubblici) per l’anticipazione e lo sconto dei crediti vantati dalle piccole e medie imprese nei confronti della pubblica amministrazione, in virtù dell’adesione al relativo protocollo Abi.

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