#CRO bonifico bancario o TRN? cosa sono? tutto quello che c’è da sapere!
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Il CRO Bancario è l’acronimo di (codice riferimento operazione)

Il Cro è un codice univoco composto da 11 cifre e che serve ad identificare i singoli bonifici effettuati. Il CRO è dunque diverso proprio perchè ha la funzione di identificare e distinguere le differenti transazioni bancarie in modo rapido e preciso. Le undici cifre che compongono il CRO, cambiano ad ogni possessore di conto corrente, questo fa si che per ogni singolo cliente della banca corrisponde un solo cliente, cosa che aumenta l’efficacia del sistema CRO.

Cro: a cosa serve e dove reperirlo

L’utilizzo del CRO è indicatissimo per ricercare transazioni bancarie avvenute tramite bonifico, e per informare prima dell’accredito del bonifico effettuato, il mittente dello stesso. Delle 11 cifre che compongono il codice di riferimento delle operazioni (CRO), sono le ultime 2 ad identificare la transazione bancaria specifica.

Solitamente il numero identificativo CRO, fornito da ogni banca, si trova indicato nella ricevuta di pagamento ottenuta dopo aver effettuato un bonifico. Nel caso di carte prepagate con IBAN che offrono la possibilità di inviare bonifici online, il cro non viene indicato e non è possibile ottenerlo salvo non si chieda alla propria banca di appartenenza.

Cro: codice riferimento operazione

Il CRO non è utile soltanto ai clienti della banca, ma anche agli operatori della stessa, che nel caso serva potranno risalire a qualunque operazione effettuata in un determinato periodo di tempo tramite ricerca proprio del codice identificativo CRO.

Il CRO attesta l’avvenuta operazione economica, e oltre a ciò, attesta l’inizio del trasferimento di fondi da un conto corrente all’altro. E’ consuetudine delle aziende mostrare l’intera ricevuta di pagamento ai propri fornitori, utilizzare semplicemente il CRO può agevolare il compito della comunicazione da una parte e della ricerca dell’informazione veritiera dall’altra.

Di solito il CRO è richiesto dal creditore non per capire semplicemente se è stato pagato e i soldi gli verranno accreditati sul proprio conto corrente aziendale, ma anche per avere in mano una prova certa di aver diritto al credito da un cliente.

TRN e CRO quali differenze?

Con l’avvento dei nuovi circuiti SEPA, il codice identificativo operazione (CRO) è stato sostituito dal TRN (Transaction Reference Number). In questo secondo codice reperibile dalla banca a prova dei pagamenti, sono contenute anche gli 11 caratteri alfanumerici del CRO, che sono visibili dalla sesta alla sedicesima cifra.

CRO e TRN: cosa sono e come verificarli

C.R.O. e T.R.N. sono due codici utilizzati dai circuiti bancari per identificare in maniera univoca un bonifico.

Il codice C.R.O. era attivo fino a che non è entrato in vigore il circuito europeo SEPA.
Dopo l’entrata in vigore del circuito SEPA, è stato sostituito dal TRN.

Il codice C.R.O. (Codice Riferimento Operazione) è un codice NUMERICO composto da 11 cifre.

Il codice T.R.N. (Transaction Reference Number) è un codice ALFANUMERICO composto da 30 caratteri.

Basandosi sul solo CRO o TRN, è impossibile sapere se un bonifico sia stato effettivamente eseguito o meno; tuttavia, sugli stessi è possibile effettuare una serie di check per verificarne la genuinità e la correttezza formale.

Per verificare se un CRO è corretto:

  • DEVE essere composto di 11 caratteri esclusivamente numerici; non uno di più, non uno di meno;

Per verificare se un TRN è corretto:

  • DEVE essere composto da 30 caratteri alfanumerici
  • gli ultimi due caratteri sono alfabetici
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