Da oggi si può sottoscrivere la nuova obbligazione Eni
Eni torna a sollecitare il piccolo risparmio dopo oltre un decennio, ma per la prima volta il tutto avviene in chiave di sosteniblità.
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Eni torna a sollecitare il piccolo risparmio dopo oltre un decennio, ma per la prima volta il tutto avviene in chiave di sosteniblità.

Salvo chiusura anticipata dell’offerta, sarà possibile aderire online entro il 20 gennaio, entro il 27 gennaio attraverso le cosiddette offerte fuori sede e in filiale entro il 3 febbraio.

Come funziona l’emissione

Eni ha fissato la durata delle obbligazioni in 5 anni e il valore complessivo dell’emissione in 1 miliardo di euro. Un importo, però, che potrà essere aumentato sino a 2 miliardi di euro in caso di eccesso di domanda. Gli investitori interessati devono sottoscrivere almeno 2mila euro (il cosiddetto lotto minimo composto di 2 obbligazioni), con possibili incrementi pari ad almeno 1 obbligazione, ovvero possono poi salire di mille euro in mille euro.

Il prezzo di emissione è 100% del valore nominale, ovvero mille euro ciascuna. I cinque anni si calcolano dalla decorrenza del 10 febbraio 2023 e il capitale sarà rimborsato interamente alla scadenza del prestito (10 febbraio 2028). E’ prevista una cedola, pagata annualmente e in via posticipata, a tasso fisso sulla base del tasso di interesse nominale annuo lordo che sarà determinato e comunicato entro 5 giorni lavorativi dalla conclusione del periodo di Offerta. Tale tasso non potrà essere inferiore al tasso minimo, fissato pari al 4,30%.

I target di sostenibilità

Le Obbligazioni saranno collegate al conseguimento dei seguenti target di sostenibilità di Eni:

  • Net Carbon Footprint Upstream (Scope 1 e 2) pari o inferiore a 5,2 MtCO2eq al 31 dicembre 2025 (-65% rispetto alla baseline del 2018); e
  • capacità installata per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili pari o superiore a 5 GW al 31 dicembre 2025.

A fronte del raggiungimento da parte di Eni dei target sopra riportati, il tasso di interesse nominale annuo lordo rimarrà invariato sino alla scadenza delle Obbligazioni. In caso di mancato raggiungimento di anche uno solo dei due target, il tasso di interesse relativo alla cedola pagabile alla data di scadenza (10 febbraio 2028) sarà incrementato dello 0,50%.

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