Domanda di accertamento negativo ed onere alla prova

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La sentenza in oggetto merita di essere segnalata poiché, tramite la stessa, i giudici di legittimità hanno recentemente ribadito alcuni principi in tema di onere alla prova, allorché un soggetto agisca in giudizio per ottenere l’accertamento dell’effettivo saldo di conto corrente.

Ebbene, secondo la Suprema Corte, l’attore non può limitarsi ad affermare di nulla dovere o di dovere somme inferiori rispetto a quelle pretese dalla banca, ma deve muovere addebiti specifici e circostanziati, fornendo le opportune prove a supporto.

Da ciò discende che il potere conferito al giudice dall’art. 210 c.p.c., di ordinare ad una delle parti o ad un terzo l’esibizione di documenti, può essere disposto “soltanto se la parte non possa assolvere con altro mezzo l’onere probatorio”. Allo stesso modo, la C.T.U. contabile non costituisce un mezzo di prova, ma esclusivamente un ausilio per l’organo giudicante, per valutare “fatti già provati dalla parte che a richiede, in base ai principi generali di cui all’art. 2697 c.c., e non può essere dunque utilizzata come mezzo per esonerare la parte dall’onere alla prova”.

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