Draghi: ripresa lenta nella Ue, i tassi resteranno bassi a lungo. Pronti a dare ancora liquidità alle banche

Ancora nessun commento

La politica monetaria della Bce resterà morbida “finché sarà necessario”: ad assicurarlo di nuovo è il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi. Nella sua ultima riunione “il Consiglio direttivo ha confermato di attendersi che i tassi di interesse di riferimento della Bce rimangano su livelli pari o inferiori a quelli attuali per un prolungato periodo di tempo”, ha detto durante una audizione al Parlamento europeo.

D’altra parte, ha sottolineato il governatore europeo, l’economia di Eurolandia ha imboccato una lenta ripresa: “La crescita del Pil in termini reali è stata positiva nel secondo trimestre, dopo sei trimestri con il segno negativo”. E indicatori e indagini lasciano presagire che “la lenta ripresa dovrebbe proseguire nel trimestre in corso nonostante i dati deboli dall’industria”. “La disoccupazione nella zona euro resta troppo elevata e la ripresa dovrà essere ristabilita con fermezza”, ha aggiunto.

Per quanto riguarda il sostegno delle banche al sistema produttivo «la dinamica del credito resta sottomessa e il miglioramento significativo nel finanziamento delle banche dall’estate 2012 non ha ancora dato origine in una fornitura più elevata di
credito», ha affermato rilevando come la debole dinamica dei prestiti continua a riflettere l’attuale fase del ciclo del business ma anche un aumentato rischio di credito e gli aggiustamenti in corso nei bilanci dei creditori e dei debitori”. In questo ambito “la Bce è pronta, se necessario, a usare altre misure, anche un’altra operazione Ltro
(finanziamento illimitato alle banche, ndr)”.

“Gli spread riflettono ciò che accade nei Paesi e al minimo segno che qualcosa va male i
mercati vanno indietro”, perciò “è importante che i Paesi proseguano le riforme” concordate, ha proseguito Draghi rispondendo a una domanda sul Portogallo.

Nella revisione della qualità degli asset bancari e dei successivi ‘stress test’ è “essenziale” che gli Stati dell’Eurozona forniscano una garanzia per le banche. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi: altrimenti – ha detto – “la gente dirà che i risultati degli stress test mascherano “numeri peggiori”.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI