Europa, banche continuano a non prestare soldi. Imprese a secco

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L’offerta di credito resta un problema nell’Eurozona sia per motivi legati alla maggiore rischiosita’ del credito e sia ad una domanda ancora debole legata al fenomeno del ” cavallo che non beve”. Lo dicono i numeri della Bce relativi agli aggregati monetari e creditizi del mese di aprile.

I prestiti bancari al settore privato hanno registrato una contrazione su base annuale pari a -1,8%, in frenata rispetto al -2,2% del mese di marzo. La flessione media nel periodo febbraio-aprile e’ pari al 2%.

Per quanto riguarda i prestiti alle famiglie la variazione e’ stata nulla, con un aumento dello 0,7% nei mutui per l’acquisto di abitazioni e una flessione pari a -2,1% per i prestiti al consumo.

Per quanto riguarda le imprese, i prestiti hanno accusato una contrazione pari a -2,8%, in frenata rispetto a -3% del mese precedente. Nel dettaglio i prestiti per il finanziamento del capitale circolante, quelli fino a 12 mesi, hanno registrato una flessione pari a -5,1%. Quelli con scadenze da 12 a 5 anni -3,4%, quelli con scadenze superiori ai 5 anni -1,6%.

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