Via libera al nuovo sistema UE di supervisione bancaria che darà alla Banca centrale europea il potere di monitorare anche 150 tra le più grandi banche europee a partire da settembre 2014. Gli eurodeputati si sono espressi infatti a favore di quello che è considerato il primo pilastro della futura Unione bancaria, rinforzando però la trasparenza e il profilo democratico del nuovo sistema. All’Autorità bancaria europea (EBA) è stato conferito l’incarico di sviluppare pratiche di vigilanza che le autorità nazionali dovranno poi rispettare. Il sistema, obbligatorio per tutti i Paesi della zona euro, sarà anche aperto a tutti gli altri membri dell’Unione europea. I deputati responsabili dei due testi legislativi, approvati a grande maggioranza, sono Marianne Thyssen (PPE, BE) e Sven Giegold (Verdi/ALE, DE).
Per il presidente della Bce Mario Draghi la supervisione unica europea “segna un vero passo avanti nel creare l’Unione bancaria, elemento chiave di una vero unione economica e monetaria”.
Trasparenza e responsabilità elementi fondamentali
Anche se un accordo sul sistema di supervisione UE era già stato raggiunto con gli Stati membri nel mese di aprile, i deputati europei e la BCE – precisa una nota del Parlamento europeo – hanno negoziato misure per garantire che il supervisore BCE sia democraticamente responsabile e trasparente. Il nuovo sistema di controllo comporta, infatti, il trasferimento di notevoli poteri di vigilanza bancaria dal livello nazionale a quello comunitario. I deputati europei e i vari parlamenti nazionali hanno quindi insistito sul fatto che un tale trasferimento di competenze richiedeva un commisurato controllo democratico del nuovo supervisore.
Secondo la nuova normativa e l’accordo interistituzionale tra il Parlamento europeo e la BCE, il PE avrà ampio accesso a tutta una serie d’informazioni, in particolare attraverso la ricezione di un rapporto completo delle riunioni del Comitato di Supervisione, incluso un elenco commentato delle decisioni assunte. Il Presidente del Comitato di Supervisione sarà inoltre tenuto a comparire regolarmente davanti al Parlamento.
Per rafforzare il profilo democratico del nuovo sistema, il Parlamento avrà anche il potere, insieme al Consiglio, di approvare il presidente e il vicepresidente del Comitato di Supervisione e di richiederne la rimozione. I deputati europei potranno inoltre investigare su possibili errori da parte del supervisore e porre domande dirette all”autorità di vigilanza per iscritto e ricevere rapidamente una risposta.
Altri settori chiave in cui il Parlamento ha ottenuto modifiche rilevanti:
• il rafforzamento del ruolo dei parlamenti nazionali;
• un migliore accesso ai documenti delle banche per l’autorità di vigilanza;
• l’introduzione di condizioni di partecipazione vantaggiose per i paesi non appartenenti all’area euro;
• una rigorosa divisione del personale della Banca centrale europea tra compiti di politica monetaria e quelli di vigilanza, per garantire la trasparenza del braccio vigilanza della BCE;
• il rafforzamento dell’Autorità bancaria europea, in relazione alla BCE, e il miglioramento della sua capacità di svolgere gli stress test e di ottenere informazioni, e
• la creazione di una cultura più uniforme della vigilanza bancaria e, allo stesso tempo, il rispetto delle diversità del settore bancario dell’UE.