Fattura elettronica anche per acquisto di carburante: ecco tutte le novità in vigore dal primo luglio 2019

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Dal 1° luglio del 2019 il pagamento dei carburanti deve essere effettuato solo attraverso metodi di pagamento tracciabili, quindi per i possessori di partita IVA e le aziende non sarà più necessario compilare le schede carburante per usufruire della detraibilità.

I metodi di pagamento autorizzati per continuare a usufruire della detraibilità sono quindi:

1.Assegni bancari, sia circolari che non;

2.Bonifico, sia bancario che postale;

3.Addebito diretto su un conto corrente;

4.Carte di credito e di debito;

5.Tutti gli altri strumenti di pagamento elettronico.

È possibile scaricare il carburante solo se il veicolo è utilizzato per l’esercizio della professione e si può dedurre il 20% del carburante e detrarre l’IVA per i rifornimenti. Mentre è possibile detrarre il 100% dell’IVA per i taxi, le scuole guida, gli autonoleggi e i veicoli per il trasporto di beni.

Ovviamente, nel caso non si voglia usufruire della detrazione, sarà sempre possibile pagare in contanti. Quindi, dall’obbligo dei pagamenti tracciabili sono esclusi i privati e l’acquisto di GPL, che è escluso dalla riforma.

Le carte prepagate sono uno dei modi più convenienti per pagare il carburante. Una scheda aziendale ha sopra annotati i rifornimenti effettuati dall’azienda. E l’imprenditore riceve mensilmente la fattura elettronica rispetto agli acquisti del mese. In realtà ci sono due tipi di carte pregate che rendono conveniente acquistare carburante: quella pura e quella multifunzione. La prima permette di acquistare solamente il carburante ai fini della detrazione fiscale, la seconda permette di acquistare ogni bene. Le carte di acquisto carburante, ovviamente devono essere intestate al soggetto che esercita l’attività economica.

Per l’emissione della fattura elettronica, il cliente deve comunicare il proprio codice fiscale, partita IVA, indirizzo, il codice destinatario oppure la PEC. Il codice destinatario è un codice alfanumerico di sette cifre che permette di ricevere e inviare le fatture elettroniche.  L’acquisto del carburante deve essere collegato al veicolo, quindi la fattura conterrà la targa del mezzo e il chilometraggio. La fattura sarà ricevuta tramite PEC o nel canale telematico dell’Agenzia delle Entrate se viene dato il codice destinatario. Grazie al servizio di archiviazione digitale offerto dall’Agenzia delle Entrate è possibile conservare la fattura senza problemi.

Nel caso un dipendente ha un’auto aziendale e paga con la carta di credito personale, può ancora chiedere la fattura elettronica a nome dell’azienda ai fini della detrazione fiscale, anche se la spesa deve essere riconducibile, attraverso mezzi trattabili all’azienda. Il rimborso deve avvenire attraverso metodi tracciabili.

Per capire meglio il funzionamento della detrazione è possibile fare 4 esempi:

  1. Se un’impresa stipula un contratto con una compagnia petrolifera, i suoi dipendenti devono usare la carta rilasciata dalla compagnia. A fine mese, arriverà la fattura elettronica con tutti i dati sui vari rifornimenti.

2. Se un dipendente in trasferta effettua un rifornimento, deve pagare il carburante con un metodo di pagamento tracciabile e deve essere rimborsato sempre in maniera tracciabile.

3. Se un titolare di partita IVA si presenta nell’orario di apertura di un benzinaio, se presenta la scheda carburante ed effettua il pagamento a suo nome, o a nome dell’impresa, ha diritto alla detrazione.

4. Se un titolare di partiva IVA si ferma per fare rifornimento fuori dall’orario di apertura può richiedere la fattura differita portando al gestore lo scontrino rilasciatogli dal self service.

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