Firmato l’atto di fusione tra Unionfidi Piemonte e Unionfidi Calabria
Firmato l'atto di fusione tra Unionfidi Piemonte e Unionfidi Calabria

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Determina la nascita di uno dei più rilevanti Confidi nazionali con una stabile e organica presenza, anche nel Mezzogiorno. Dopo la fusione Unionfidi Piemonte potrà contare su oltre 15.600 imprese associate, 107 milioni di euro di garanzie complessive erogate nell’ultimo anno, garanzie in essere per circa 400 milioni di euro e 90 dipendenti dislocati in 13 sedi operative. La sede secondaria a Cosenza avrà competenza sul territorio calabrese e meridionale, con proprie deleghe gestionali per il rilascio di garanzie, ponendosi quale riferimento per le pmi del territorio. Il nuovo soggetto diventerà un punto di riferimento per banche, pmi e istituzioni locali. Già dai prossimi giorni Unionfidi Piemonte metterà a disposizione delle PMI calabresi e, più in generale, del Mezzogiorno le garanzie che, in forza del suo status di soggetto vigilato da Bankitalia, possono rendere più agevole e più conveniente il credito bancario.

“E’ un’iniziativa – spiega Pietro Mulatero, presidente di Unionfidi Piemonte – in cui crediamo molto, che suggella un proficuo rapporto di collaborazione avviato già da diversi anni, positiva sia per il nostro Confidi, al quale viene aperto un nuovo mercato e nuove relazioni con banche locali, sia per il Confidi calabrese”. “Siamo molto soddisfatti – afferma Renato Pastore, già Presidente di Unionfidi Calabria – per come siamo arrivati alla fusione. La nascita sul territorio regionale di un confidi vigilato, portatore di esperienze, conoscenze e radicamento sul territorio, rappresenta un elemento positivo per l’intero tessuto imprenditoriale calabrese che, in virtù della “garanzia ponderata” e dei nuovi servizi di assistenza finanziaria, vedrà migliorate le proprie condizioni di accesso al credito. Riteniamo, anzi ne siamo certi, che anche il mondo bancario apprezzerà la presenza del nuovo Confidi vigilato al quale potrà rivolgersi con maggiore fiducia, creando quelle sinergie indispensabili per fare ripartire il tessuto economico del territorio che, pur in anni così difficili, ha in sé energie e potenzialità che hanno bisogno soltanto di un’iniezione di fiducia e di essere aiutate concretamente”.

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