FISSATI I TASSI SOGLIA PER FINE 2012

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Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha emanato, con Decreto del 26
settembre 2012, i tassi di interesse effettivi globali medi ai sensi della legge sull’usura
n. 108 del 1996 in vigore per il periodo 1° ottobre – 31 dicembre 2012 (cfr. tabella
allegata). I tassi soglia sono stati calcolati secondo il meccanismo introdotto dal
decreto legge del 13 maggio 2011, n. 70 in vigore dal 14 maggio scorso (1).
Le segnalazioni sono inviate dagli intermediari alla Banca d’Italia e tengono conto
delle Istruzioni per la rilevazione emanate nell’agosto 2009 e delle risposte ai quesiti
pubblicate sul sito della Banca (2) nonché dei chiarimenti forniti dal Ministero
dell’Economia e delle Finanze nella nota metodologica al Decreto del 24 dicembre
2009.
I tassi effettivi globali medi (TEGM) registrati nel secondo trimestre del 2012
evidenziano per quasi tutte le categorie di operazioni un andamento lievemente
decrescente. Tra le variazioni più consistenti (3) si segnalano:
– in diminuzione i tassi del leasing strumentale (-70 e -60 bp rispettivamente per gli
importi minori o maggiori di 25 mila euro), dei prestiti contro cessione del quinto fino a
5.000 euro (-64 bp) e dei mutui a tasso variabile (-22 bp);
– in aumento i tassi sugli scoperti senza affidamento (+48 e +70 bp rispettivamente
per gli importi minori o maggiori di 1.500 euro).
Con riferimento ai compensi complessivamente pagati ai mediatori, comprensivi
degli oneri direttamente a carico dei clienti (già inclusi nel calcolo del TEG) e di quelli
sostenuti dagli intermediari, si riportano i dati medi di sistema per il secondo trimestre
2012, aggregati in tre categorie di operazioni.

In proposito, si rammenta che la legge 108 / 96 prevede il reato di mediazione
usuraria nel caso in cui gli oneri sostenuti “avuto riguardo alle concrete modalità del
fatto e al tasso medio praticato per operazioni similari, risultano comunque
sproporzionati rispetto […] all’opera di mediazione” (4). La rilevazione statistica
evidenzia una notevole variabilità dei compensi percepiti, a volte determinata dalle
differenti attività svolte dai mediatori per ciascuna tipologia di finanziamento.

 

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