L’accordo prevede l’elaborazione di un metodo di valutazione trasparente e sintetico degli impatti ambientali, sociali e di “buon governo” della propria attività d’investimento.
La ricerca prevede lo sviluppo di un set di metriche che consentano di misurare i benefici non monetari degli investimenti nell’economia reale, fornendo una valutazione qualitativa e quantitativa degli stessi in termini di sostenibilità economica, ambientale e sociale, con una particolare attenzione alle ricadute dirette sul territorio.
Lo studio sarà coordinato dalla professoressa Chiara Mio e coinvolgerà un team di professori e ricercatori dell’Università Ca’ Foscari e di professionisti di Garnell.
“Gli investimenti in economia reale sono la risposta concreta alla necessità di sostenere lo sviluppo del nostro Paese e di remunerare adeguatamente i capitali dei risparmiatori e degli investitori istituzionali in un periodo di perdurante stagnazione e turbolenza sui mercati finanziari. La crisi di crescita delle economie, in particolare quella italiana, unitamente alla crisi del sistema bancario, ha messo in discussione i paradigmi dell’economia tradizionale – ha dichiarato Filippo La Scala, AD di Garnell – Gli indicatori elaborati in questo progetto rappresenteranno uno strumento fondamentale per supportare advisor e gestori nell’identificazione d’investimenti che mirino alla creazione di un adeguato valore per l’investitore e per la società civile nel suo complesso. E permetteranno all’investitore/risparmia-attore finale di comprendere in maniera immediata ed efficace la sostenibilità e le ricadute non economiche dei propri investimenti”. “Per noi, la collaborazione con Ca’ Foscari rappresenta un elemento di proficua, fondamentale contaminazione tra il mondo accademico e della ricerca e il nostro gruppo, in una concezione della finanza che torna ad essere, con la responsabilità e la consapevolezza degli investitori, quello di architettura dei fini ” ha concluso Filippo La Scala.
“Il progetto mira ad individuare metriche ed indicatori sintetici, affidabili e facilmente gestibili e comprensibili anche dal cliente finale, in grado di fornire una valutazione qualitativa e quantitativa della sostenibilità economica, ambientale e sociale degli investimenti. La misurazione degli impatti è condizione imprescindibile al fine dello sviluppo trasparente del social impact investing. È proprio quando le partnership istituzionali danno vita a progettualità di ricerca applicata, come quella che stiamo portando avanti con Garnell, che l’Università può dirsi realizzare la famosa Terza Missione, dove i mondi della ricerca e delle imprese lavorano insieme per lo sviluppo ed il progresso del territorio” ha aggiunto Chiara Mio, docente dell’Università Ca’ Foscari Venezia.
Il set di metriche consentirà di misurare l’impatto dei fondi gestiti da Garnell nell’ambito di:
- Comunità e Stato: valutazione degli impatti dell’attività delle imprese partecipate sulle condizioni economiche dei propri stakeholder e sui sistemi economici a livello locale, nazionale e globale.
- Cultura della responsabilità: valutazione degli impatti dell’attività delle imprese partecipate sui sistemi sociali in cui opera in relazione a lavoro, diritti umani/sociali, società e responsabilità di prodotto;
- Ecosistema e Ambiente: valutazione degli impatti dell’attività delle imprese partecipate sui sistemi naturali, ecosistema, terreni, aria e acqua.
Gli indicatori elaborati con Ca’ Foscari costituiscono un elemento sostanziale del progetto – recentemente annunciato – avviato in collaborazione con Slow Food Italia su Agrifood One, il fondo di investimento destinato a promuovere e a valorizzare le piccole e medie imprese italiane, attive nel settore agroalimentare, con l’obiettivo di sostenere processi virtuosi di crescita e di potenziare il Made in Italy sui mercati esteri.
Garnell sostiene le attività della Fondazione Università Ca’ Foscari con un impegno economico pluriennale.