La presidente del Consiglio interviene sul caso della presunta consulente Maria Rosaria Boccia che imbarazza Sangiuliano e l’intero governo. Meloni prova a smentire così le indiscrezioni che parlano di acque agitate a Palazzo Chigi e, ospite di 4 di Sera su Rete 4, non scarica il ministro (almeno non lo fa pubblicamente): “Io ho parlato con Sangiuliano soprattutto per le questioni che interessano il profilo del governo: il ministro mi dice che aveva valutato la possibilità di dare a questa persona un incarico di collaborazione non retribuito. Poi ha fatto scelta diversa e ha deciso di non dare quell’incarico, per chiarire alcune questioni. Mi garantisce che questa persona non ha avuto accesso ad alcun documento riservato particolarmente sul G7 e soprattutto mi garantisce che non un euro dei soldi pubblici degli italiani è stato speso per questa persona. Queste cose mi interessano per i profili di governo. Il gossip lo lascio ad altri e non credo debba commentarlo io”, ha detto la premier. Quindi niente documenti riservati sul G7, assicura, nonostante la mail pubblicata domenica da Dagospia.
Non passa nemmeno un’ora, però, che Boccia sente il bisogno di intervenire a smentire le rassicurazioni di Sangiuliano: lo fa con un post su Instagram in cui tagga il profilo di Meloni, pubblicando in sequenza le sue parole a Rete 4 e due pagine di quello che sembra un documento ufficiale del summit, con l’intestazione “Riunione dei ministri della Cultura del G7 – Napoli, 19-21 settembre 2024. Culture: global public good, global responsibility“. Nelle immagini, però, si legge solo il titolo “Sessioni di lavoro (4 sessioni da 1 ora ciascuna)” mentre tutto il resto è oscurato. Non è possibile quindi dire con certezza se il documento sia davvero “riservato” e se, quindi, quanto “garantito” dal ministro sia falso. Boccia però ci tiene a difendere la sua onorabilità: “Questa persona ha un nome, un cognome e un titolo”, scrive, evidentemente infastidita dal fatto di essere stata citata dalla premier con quella espressione.
Per Meloni l’intervista post-vacanze è stata l’occasione per affrontare diversi temi, a partire dalle polemiche proprio sulla sua estate. La cosa che le ha dato particolarmente fastidio, ha detto la premier, “è che si sia messa in dubbio la mia responsabilità, che si sia procurato l’allarme della sparizione del Presidente del Consiglio solo perché cercavo un posto diciamo dove avere un minimo di privacy“. “La prossima volta – ha aggiunto sorridendo – chiederò consigli a Elly Schlein, che è stata molto più brava di me, è sparita tre settimane e nessuno sa dove sia stata. Credo che chiunque abbia diritto a un po’ di privacy, altrimenti avrei fatto il concorrente del Grande fratello, ma ho fatto un altro lavoro nella vita”. Esulta per “i dati economici e macroeconomici” che definisce “la cosa che mi conforta di più”: “Vediamo un’Italia che cresce, secondo le stime della Commissione europea, più di quanto cresca l’Eurozona, più della Francia e più della Germania”, ha detto la premier, sottolineando anche che “abbiamo adesso il tasso di disoccupazione più basso dal 2008 e il numero di occupati più alto da quando Garibaldi ha unificato l’Italia“. E ribadisce “basta con i bonus a pioggia, basta con i soldi gettati dalla finestra. Per noi era importante aiutare le imprese che assumevano e che assumono, aiutare i salari dei lavoratori, i redditi delle famiglie, la salute dei cittadini”.
Sul tema pensioni Meloni afferma che la priorità del governo sono le pensioni minime e quelle più basse: “In questi due anni noi abbiamo lavorato per una rivalutazione piena di tutte le pensioni che arrivavano fino a 2.270 euro, garantendo che fossero adeguate pienamente al costo della vita, ma abbiamo fatto una rivalutazione al 120% per le pensioni minime, che sono cresciute in modo significativo. L’abbiamo fatto facendo crescere di meno le pensioni che erano molto alte, un’opera secondo me equa, che continueremo a fare perché sicuramente queste persone sono quelle che hanno maggiore bisogno di aiuto da parte dello Stato”. “La priorità per questa stagione” è comunque “la sicurezza“: “Una materia sulla quale bisogna fare molto di più”, aggiunge Meloni. Sul fronte politico assicura che il centrodestra è “compattissimo“: “Bella riunione di maggioranza qualche giorno fa, quindi sono serena e ottimista“, ha sottolineato. E sulla candidatura alla presidenza della Regione Liguria “stiamo lavorando”, le elezioni “non erano previste e ci vuole un po’ di tempo in più, ma troveremo un candidato adeguatoa portare avanti l’ottimo lavoro che il centrodestra ha fatto per il rilancio della Regione Liguria”.