Il Conciliatore bancario è pronto a “sostenere il nuovo sprint” della mediazione dopo l’impulso dato dal decreto Fare. Lo ha detto il presidente del Conciliatore, Corrado Conti, all’assemblea dell’associazione per la soluzione
delle controversie bancarie, finanziarie e societarie. Con il decreto Fare, infatti, il governo ha rilanciato e rafforzato la
giustizia alternativa, riproponendo la mediazione civile come condizione di procedibilità e anche riconoscendo al giudice nel
processo la possibilità di disporre il tentativo di conciliazione davanti a un mediatore o di proporre direttamente un’ipotesi di
accordo.

“Nel nostro Paese – ha spiegato Conti – si guarda con sempre maggiore interesse all’uso di tecniche di risoluzione delle
controversie civili e commerciali. Questa attenzione è legata alla necessità di restituire alla giustizia il compito di
decidere sui conflitti di rilievo giuridico significativo, compito su cui oggi pesa un eccesso di domanda di giurisdizione,
da cui dipende il preoccupante fenomeno della lentezza dei processi civili”.

“L’obiettivo della mediazione – ha sottolineato il presidente del Conciliatore – è che i conflitti tra interessi diversi trovino
soluzione nella composizione amichevole tra le parti, prima che nelle aule di giustizia, per evitare che si deteriorino le
relazioni di natura sociale e commerciale. A questo scopo primario si è quasi sovrapposto l’aspetto di alleggerire
l’attività dei tribunali. Il successo della mediazione – ha aggiunto – è una questione culturale e giuridica. Con l’impegno
di tutti la via stragiudiziale può avere effetti positivi per i cittadini, le imprese e il Paese. Siamo pronti a sostenere il
nuovo sprint alla mediazione lanciato dal decreto del fare”.