Gli sviluppatori che optano per il protocollo Proof-of-Stake stanno cercando di creare una moneta digitale
L'esistenza di una criptovaluta dipende da una tecnologia complessa che determina in primis la nascita della moneta digitale, e successivamente il suo corretto funzionamento
La corsa all’adozione delle blockchain è partita seriamente un po’ in tutti i settori

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L’esistenza di una criptovaluta dipende da una tecnologia complessa che determina in primis la nascita della moneta digitale, e successivamente il suo corretto funzionamento. Questa tecnologia è la blockchain: il libro mastro di raccolta informazioni e gestione delle transazioni.

Affinchè questo libro digitale risulti sicuro e affidabile occorre che venga applicato un meccanismo di validazione che risolva il problema principale delle monete digitali: la doppia spesa. Gli sviluppatori adottano diversi sistemi tra cui i meccanismi di consenso Proof of Stake e Proof of Work, Proof of Space and Time e molti altri.

I meccanismi di consenso più popolari sono proprio il Proof of Stake (PoS) e il Proof of Work (PoW). Il PoW è il più antico ed è quello che genera più impatti a livello ambientale per il suo consumo di energia, mentre il PoS nasce 4 anni dopo per proporre una soluzione più ottimale – energeticamente parlando.

Infatti il protocollo Proof of Stake richiede meno energia elettrica per funzionare ma parlando di impatti crea nuovi scenari che purtroppo non rientrano nel concetto di sostenibilità. Quali sono quindi i pro e i contro del PoS? E sotto quali aspetti NON può essere considerato sostenibile?

Proof of Stake e sostenibilità: la nascita del protocollo

Il protocollo Proof of Stake nasce 10 anni fa come una nuova alternativa al meccanismo di consenso Proof of Work: il concetto di validazione delle transazioni subisce una trasformazione e non è più la risoluzione di un complesso calcolo matematico ma adotta una nuova procedura.

Una soluzione parziale ad una debolezza del Proof of Work perchè il consumo energetico necessario per il mining di queste criptovalute è davvero esigente, e aumenta esponenzialmente al crescere del valore della moneta digitale.

Idealmente se il 100% – o una buona parte – del mining avvenisse in modo “pulito”, ossia utilizzando fonti di energia rinnovabile e rispettando rigide regole socio-ambientali, allora non ci sarebbe tanto rumore nel web. Esperti della comunità scientifica dimostrano che per come è impostato, questo protocollo non è sostenibile.

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