I rialzi dei tassi d’interesse della Banca Centrale Europea stanno iniziando ad avere effetto
Le borse europee sono deboli in avvio di seduta.
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Le borse europee sono deboli in avvio di seduta. Il Dax avanza solo dello 0,01%, il Cac40 perde lo 0,14%, l’Ibex sale dello 0,16% e il Ftse Mib arretra dello 0,03% a 27.340 punti. In attesa dell’intervento questo pomeriggio del capo economista della Bce, Lane, il consigliere olandese Knot ha spiegato che la stretta monetaria messa in atto da Francoforte sta iniziando a funzionare e che sono necessari altri rialzi dei tassi. 

Focus sull’inflazione americana e la riunione della BoE

Se dopo i dati sugli occupati Usa di venerdì i trader hanno ridotto le scommesse sul taglio dei tassi da parte della Fed, il dato più importante della settimana (mercoledì) sarà la lettura di aprile dell’inflazione americana (attesa invariata la componente principale e in marginale calo la core) che offrirà un nuovo tassello per capire se il ciclo restrittivo della Fed stia servendo per raffreddare la dinamica dei prezzi. Giovedì è, invece, in agenda la riunione della Banca d’Inghilterra che dovrebbe alzare i tassi di 25 punti base.

Spread Btp/Bund a 190 punti base

Lo spread Btp/Bund riparte stabile da quota 190 punti base e il rendimento del Btp 10 anni cala al 4,18%. In serata il Tesoro renderà noti i quantitativi che verranno offerti in occasione dell’asta a medio lungo dell’11 maggio. Secondo Unicredit, l’offerta massima ammonterà a 8,25 miliardi di euro e riguarderà tre Btp con scadenza aprile 2026, giugno 2030 e ottobre 2053. In occasione dell’asta del Bot a 12 mesi del giorno prima, l’offerta sarà di 7 miliardi.  

Delude la produzione industriale in Germania

L’euro scambia a 1,1047 (+0,44%) dopo che la produzione industriale in Germania è calata del 3,4% a livello mensile a marzo. Su base annuale, il dato è salito dell’1,8%. La lettura congiunturale ha deluso nettamente il consenso degli economisti che si aspettavano una contrazione più modesta dell’1% mese su mese.

Spread Btp/Bund a 190 punti base

Lo spread Btp/Bund riparte stabile da quota 190 punti base e il rendimento del Btp 10 anni cala al 4,18%. In serata il Tesoro renderà noti i quantitativi che verranno offerti in occasione dell’asta a medio lungo dell’11 maggio. Secondo Unicredit, l’offerta massima ammonterà a 8,25 miliardi di euro e riguarderà tre Btp con scadenza aprile 2026, giugno 2030 e ottobre 2053. In occasione dell’asta del Bot a 12 mesi del giorno prima, l’offerta sarà di 7 miliardi.  

Delude la produzione industriale in Germania

L’euro scambia a 1,1047 (+0,44%) dopo che la produzione industriale in Germania è calata del 3,4% a livello mensile a marzo. Su base annuale, il dato è salito dell’1,8%. La lettura congiunturale ha deluso nettamente il consenso degli economisti che si aspettavano una contrazione più modesta dell’1% mese su mese.

Ore 07:30 Europa attesa in leggero rialzo, giù i rendimenti dei titoli di Stato con Knot (Bce) che promette altri rialzi dei tassi

Borse europee attese in leggero rialzo in avvio di seduta. Il future sull’Eurostoxx50 segna un +0,12%. Mentre i futures di Wall Street sono in leggero calo (-0,08% quello sul Dow Jones e -0,09% quello sull’S&P500) con il rendimento del Treasury Usa 10 anni in contrazione al 3,428% e quello del Btp 10 anni al 4,193% dopo che il presidente della Banca centrale olandese, Klaas Knot, ha detto il 7 maggio che i rialzi dei tassi d’interesse della Banca Centrale Europea stanno iniziando ad avere effetto, ma ne serviranno altri per contenere l’inflazione.

Knot (Bce): altri rialzi dei tassi in presenza di un’inflazione core troppo alta

Knot, che fa anche parte del consiglio direttivo della Bce ed è noto come un falco, ha detto di essere d’accordo con la decisione dell’Istituto centrale di giovedì scorso di rallentare la velocità dei rialzi dei tassi a 25 punti base ma ha aggiunto che potrebbe ancora sostenere l’aumento dei tassi al 5% dall’attuale 3,25%, o anche più in alto, se l’inflazione si dimostrasse più persistente di quanto si aspetta. «La nostra politica funziona con un certo ritardo, quindi i maggiori effetti di ciò che abbiamo fatto finora sono ancora in corso», ha precisato Knot. 

Mercoledì l’inflazione degli Stati Uniti ad aprile

Focus allora sui dati macro della giornata a partire dalla produzione industriale della Germania mese su mese di marzo in uscita alle 8:00 (stima -1% contro +2% di febbraio). Le attese dei mercati si concentrano su mercoledì, quando uscirà l’inflazione degli Usa anno su anno di aprile (stima 5% invariata rispetto a marzo). Venerdì il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti ad aprile è risultato più basso delle stime (3,4% contro 3,6% atteso e 3,5% di marzo), così come migliore delle stime è risultata la variazione degli occupati di aprile (253mila contro 180mila attesi e 165mila di marzo). «L’economia americana sembra, quindi, ancora ben lungi dal fermarsi. Difficile dire al momento se i dati faranno cambiare idea alla Fed, dopo che il presidente Jerome Powell, ha sostanzialmente definito la possibile fermata degli aumenti la scorsa settimana», commenta Antonio Tognoli di Cfo Sim. «Probabilmente si aspetterà il dato dell’inflazione. I dati Usa non mostrano una recessione alle porte, anche se queste non sono mai lineari, nonostante la combinazione di tassi di interesse elevati e le inasprite condizioni del credito che avrebbero aver già avuto effetti sulla spesa dei consumatori, la disoccupazione gli investimenti. Tuttavia, i dati che escono si riferiscono al passato. Non indicano il futuro». Comunque, è difficile dire al momento se la Fed, di fonte all’evidenza di una recessione ridurrà i tassi. «Siamo più confidenti per l’inizio del 2024, dove magari inizialmente si tratterà di un esercizio di ricalibrazione. Tuttavia, una volta che ci saranno prove più ampie che l’inflazione sia diminuita in modo sostenibile verso l’obiettivo della Fed, i tagli dei tassi potrebbero diventare più ampi e magari più rapidi», conclude Tognoli.

A Milano occhio a Banco Bpm, Bper, Mps, Tim e Fincantieri

Tra le materie prime, il Wti sale dello 0,59% a 71,56 dollari al barile e il Brent dello 0,52% a 75,69 dollari al barile, mentre il prezzo dell’oro si apprezza dello 0,28% a 2.030 dollari l’oncia. Sul listino milanese attenzione a Banco Bpm e a Mps (comunicato il 9 maggio) che riuniscono i rispettivi cda sui conti del primo trimestre 2023. Nel caso di Mps il ministero dell’Economia è aperto alla possibilità di ridurre la partecipazione del 64% detenuta nella banca senese attraverso uno o più collocamenti azionari sul mercato, hanno detto a Reuters fonti a conoscenza del dossier. Al contempo, il Tesoro è pronto a sostenere un’offerta congiunta per la rete di Tim promossa dal fondo Usa Kkr e da Cassa Depositi e Prestiti(Cdp), oggi concorrenti. Questo dopo che il cda del colosso tlc ha respinto come non ancora adeguate le offerte di Kkr e quella della cordata rivale Cdp-Macquarie. Da monitorare anche Bper Banca che ha comunicato sabato di aver raggiunto un accordo con i sindacati nell’ambito del piano d’impresa al 2025 che prevede l’uscita di 540 dipendenti tramite il fondo di solidarietà. A fronte degli esodi, l’intesa contempla 270 nuove assunzioni, oltre che la stabilizzazione di 80 contratti a termine. Occhio poi a Snam, interessata a rilevare il business dello stoccaggio di gas da Edison. Infine, Cdp ha proposto Barbara Debra Contini quale consigliere di amministrazione di Fincantieri in vista del rinnovo del board nell’assemblea del 31 maggio.

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