Il 2015 è l’anno in cui i mutui sono tornati a crescere
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I primi 8 mesi del 2015 le erogazioni di mutui sono aumentate dell’86,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Un trend dunque più che positivo che si deve non solo al fatto che le famiglie italiane hanno più fiducia sul futuro ma anche perché le banche “sono tornate a riconsiderare il prodotto mutui dopo che la caduta dei tassi sui titoli di Stato”.

Alla luce della maggiore propensione ad erogare mutui, gli istituti di credito – si legge nell’articolo – stanno spingendo su due leve: da una parte “riducono gli spread, ovvero i margini lordi che guadagnano sul prestare il denaro; dall’altra aumentano la disponibilità a strappare clienti alla concorrenza attraverso il meccanismo della surroga (con il “mutuo di surroga” un mutuatario lascia la vecchia banca per portare il debito ad un altro istituto che gli applica condizioni migliori)”.

Non solo. Da oggi alcuni istituti hanno deciso di ridurre ulteriormente gli spread. Risultato finale: da ora in poi, si potrà stipulare “un mutuo a tasso fisso di media durata (quindi 20 anni) e di medio importo (quindi 140mila euro) pagando un Tan fisso (Tasso annuo finale) del 2,2%. Mentre per Il miglior spread a tasso variabile è dell’1,3% ma in media siamo all’1,5%”.

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