Il Banco Popolare ha chiuso il primo semestre del 2015 con un utile netto pari a 293 milioni

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I risultati del primo semestre del 2015 si confrontano con i 6,0 milioni di utile realizzati nel primo semestre 2014 (+31 milioni considerando la Fvo). Al risultato positivo hanno contribuito essenzialmente la crescita moderata dei proventi e soprattutto la forte diminuzione del costo del credito.
Il conto economico evidenzia proventi operativi a quota 1.814 milioni di euro (+1,2% a/a) – dopo un secondo trimestre da 859,4 milioni (in calo sia rispetto ai 954,2 milioni del 1° trim 2015 che ai 902,6 milioni del 2° trim 2014) – con il margine di interesse in crescita a 789,1 milioni (+2,7% a/a, +3,8% trim/trim) e le commissioni nette a 771,1 milioni (+7,7% a/a ma -16,8% trim/trim), che hanno beneficiato soprattutto della crescita delle commissioni dei servizi di gestione, intermediazione e consulenza (414,9 milioni, +14,7% a/a), mentre gli altri proventi netti di gestione si attestano a 48,8 milioni (-33,9% a/a, -29,0% trim/trim) in netto calo a causa della riduzione delle “commissioni di istruttoria veloce” addebitate alla clientela. Per quanto riguarda gli effetti della variazione del merito creditizio sulle passività finanziarie di propria emissione valutate al fair value (Fvo), nel primo semestre 2015 l’impatto è risultato positivo per 4,2 milioni (+2,8 mln al netto delle imposte) mentre nel primo semestre 2014 il contributo era stato negativo per 37,1 milioni (-24,7 mln al netto delle imposte). Il risultato netto finanziario (senza Fvo) è pari infine a 143,3 milioni (-26,1% a/a) dopo un secondo trimestre da 50,3 milioni – penalizzato dalla crisi greca che ha turbato i mercati – a fronte dei 93,0 milioni nel primo trimestre.

Gli oneri operativi totalizzano invece 1.069,0 milioni di euro (-1,4% a/a), con un’incidenza del secondo trimestre per 531,1 milioni (-1,3% trim/trim), anche se al netto delle componenti di natura straordinaria la riduzione sarebbe più ampia (-3,7% a/a). In questo quadro le spese per il personale ammontano a 682,6 milioni (+1,5% a/a, +0,5% trim/trim) – laddove i 342,2 milioni del 2° trim includono oneri straordinari legati al fondo di solidarietà per 11,6 milioni – e le altre spese amministrative a 327,6 milioni (-3,0% a/a, -1,5% trim/trim), mentre le rettifiche di valore su attività materiali e immateriali diminuiscono a 58,8 milioni (-20,4% a/a e -19,0% trim/trim) anche per effetto di alcune componenti straordinarie. Il cost/income di periodo risulta pari al 58,9% (in miglioramento rispetto al 60,5% del 1° sem 2014), mentre il risultato della gestione operativa si attesta a 744,6 milioni (+5,0% a/a).
Infine le rettifiche di valore nette per deterioramento dei crediti verso la clientela diminuiscono a 375,3 milioni di euro (-39,5% a/a) – dopo un secondo trimestre da 193,9 milioni (+6,9% trim/trim) – per un costo del credito su base annua pari a 85 bps, in forte calo rispetto ai 137 bps del 1° semestre 2014.

Per quanto riguarda gli aggregati patrimoniali, al 30 giugno 2015 la raccolta diretta ammonta a 83,8 miliardidi euro (-3,2% sul 31/12/2014, -2,3% trim/trim). Su basi omogenee (depurando i dati al 30 giugno 2014, al 31 dicembre 2014 e al 31 marzo 2015 della raccolta diretta di BP Luxembourg in dismissione) la raccolta diretta evidenzia una contrazione pari all’1,7% rispetto a inizio anno e dello 0,7% rispetto al 31 marzo 2015, mentre su base annua si registra una riduzione dell‘1,9 per cento. In ogni caso la flessione è imputabile soprattutto alla diminuzione della raccolta obbligazionaria.
La raccolta indiretta totalizza invece 71,1 miliardi di euro (+6,5% a/a, +6,9% sul 31/12/2014 e -3,2% trim/trim – anche se su basi omogenee le variazioni indicate risultano rispettivamente pari a +7,8%, +8,3% e -2,1%), laddove l’aumento su base annua e rispetto a inizio annuo è imputabile sostanzialmente alla componente gestita, pari a 35,3 miliardi al 30 giugno 2015 (+18,4% a/a e +12,2% sul 31/12/2014) mentre la diminuzione su base trimestrale è dovuta al calo della raccolta amministrata che ha risentito della performance negativa registrata dai mercati nel mese di giugno.

Gli impieghi lordi ammontano a 87,9 miliardi di euro (-2,6% a/a, +0,3% sul 31/12/2014 e -0,8% trim/trim). In particolare, l’aumento registrato nel semestre, pari a 0,3 miliardi, è imputabile alle nuove erogazioni di finanziamenti a medio/lungo termine, mentre il calo registrato nel secondo trimestre 2015 (-0,7 miliardi) è dovuto alla contrazione delle operazioni di pronti contro termine nonché al “run-off” degli impieghi della divisione Leasing.
Le esposizioni nette deteriorate ammontano al 30 giugno 2015 a 14,1 miliardi di euro (-4,0% a/a, -1,0% sul 31/12/2014 e 0,1% trim/trim) grazie al calo dei flussi netti di crediti deteriorati, con le sofferenze comunque in crescita a quota 6,3 miliardi (+4,7% a/a, +4,6% sul 31/12/2014 e +1,5% trim/trim), le inadempienze probabili a 7,5 miliardi e le esposizioni scadute a 0,3 miliardi.
L’indice di copertura dell’intero aggregato dei crediti deteriorati si attesta al 44,9% (in crescita rispetto al 44,6% del 31 dicembre 2014 e al 37,8% del 30 giugno 2014).
Per quanto riguarda i coefficienti di patrimonializzazione, infine, il CET 1 ratio “phased in” si attesta al 12,2% (rispetto all’11,9% di marzo 2015 e al 31/12/2014) mentre il CET 1 ratio “fully phased” è pari all’11,3% (dall’11,6% di marzo e l’11,3% al 31/12 2014).

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