Il falso in bilancio non potrà più essere sottoposto a intercettazioni
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La solita impunità all’italiana, viene da dire. Per i giustizialisti rappresenta una beffa la nuova legge sul falso in bilancio, per lo meno per i piccoli imprenditori.

Saranno risparmiate dalle intercettazioni le imprese non quotate in Borsa. La pena scenderà infatti a 1-5 anni da 2-6 per le imprese che non sono Spa, le quali rappresentano la stragrande maggioranza in Italia.

Al termine di estenuanti trattative e emendamenti su emendamenti la bozza finale della norma sta per approdare al Ministero della Giustizia drasticamente ridimensionata.

Anche se la differenza è di solo un anno, il gap è sostanziale. Il falso in bilancio, difatti, non potrà più essere un reato sottoposto alle intercettazioni, come il codice di procedura penale è chiaro.

All’articolo 266 infatti stabilisce che il presupposto ineludibile per ottenere gli ascolti è che il reato preveda una “superiore nel massimo a 5 anni”. Risultato: la pena fino a 5 anni non è più sufficiente.

A livello politico è una vittoria per Nuovo Centrodestra e Forza Italia, a cui piace la riduzione della pena. L’impossibilità di ‘spiare’ i sospetti di reato è sempre stata una delle principali critiche dei magistrati impegnati nelle indagini sui reati finanziari.

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