Il russamento intermittente può essere dovuto alla sindrome delle apnee nel sonno
La sindrome delle apnee nel sonno è un disturbo molto diffuso del sonno, durante il quale avvengono episodi di completa o parziale ostruzione delle vie aeree superiori.

La sindrome delle apnee nel sonno è un disturbo molto diffuso del sonno, durante il quale avvengono episodi di completa o parziale ostruzione delle vie aeree superiori. Ne soffre oltre il 5 percento della popolazione, anche se si stima che i numeri siano molto più alti. Infatti, non tutti i casi vengono diagnosticati. Eppure, il russamento è decisamente diffuso e molto spesso si abbina a momenti di apnee, dette anche OSAS – Obstructive Sleep Apnea Syndrome. Più sono numerosi i momenti di mancanza di respiro e maggiori sono i rischi e i danni nel tempo, specie di tipo cardiocircolatorio. Il ruolo del partner durante la notte può essere davvero salvavita. Insomma, se si lamenta che russate, pensate anche alla salute. I colpi di sonno improvvisi in macchina, causa di incidenti anche mortali, sono spesso dovuti alle apnee che disturbano il sonno notturno, rendendoci stanchi di giorno. È importante riconoscere i sintomi e farsi vedere da uno specialista

Ma cosa sono le apnee notturne?

“È una vera patologia, anche complessa, che colpisce non solo gli adulti ma anche i bambini. Ne soffre soprattutto chi è in sovrappeso, ha il collo un po’ grosso, i diabetici, ma anche i broncopneumopatici e cardiopatici. Le OSAS possono peggiorare in chi assume molti alcolici, fuma è in menopausa, è obeso o ha problemi a palato o mandibola. Nel soggetto obeso l’apnea ostruttiva è favorita dal deposito di grasso attorno alle pareti faringee”, dice la dottoressa Chiappini.

Ma quali sono i sintomi più frequenti?

“I sintomi più frequenti sono il russamento notturno abituale ed intermittente, cioè associato a pause silenziose. Poi abbiamo i risvegli improvvisi con un senso di aria che ci manca. Altri segnali sono la sonnolenza diurna, senso eccessivo la stanchezza, con difficoltà di concentrazione. Anche l’edema del palato e dell’ugula possono accendere un campanello di allarme. È fondamentale fare diagnosi e intervenire perché le apnee notturne, se trascurate a lungo, possono dare complicanze a livello cardiovascolare e neurologico”.

Come si può fare una diagnosi certa?

Oltre alla visita iniziale, il paziente esegue a casa la polisonnografia. Si tratta di un esame strumentale effettuato al domicilio del paziente e condotto per l’intera durata della notte. Si indossa una piccola mascherina, tipo quella dell’ossigeno nel naso, collegata a una apparecchiatura che registra diversi parametri mentre il paziente dorme: flusso aereo oronasale, ossimetria, frequenza cardiaca, movimenti toraco-addominali, posizione corporea e russamento. Evidenzia anche le apnee e la durata di queste. Il risultato sarà di gravità: lieve, moderata o grave. Si può cosi porre in prima analisi la diagnosi differenziale tra un russatore semplice e un paziente che soffre di apnee notturne.

La dieta dimagrante aiuta?

“Chi soffre di apnee notturne ed è in sovrappeso spesso ottiene grandi risultati con una semplice dieta. Avete notato quante volte persone che si definivano russatori hanno iniziato a respirare meglio perdendo peso, eliminando centimetri addominali e anche grasso sul collo. Una corretta alimentazione (abbinata ad attività fisica) può davvero fare la differenza. Ideale alla sera concedersi pasti leggeri, ridurre gli alcolici, e favorire un buon relax coricandosi almeno due ore dopo il pasto. Evitare anche il fumo di sigaretta. Un’altro consiglio utile è quello di dormire in posizione laterale, aiutandosi con un cuscino virgola e evitando la posizione supina, ossia a pancia in su.
 
Quali sono i trattamenti medici? Quali sono le cure?

“La cura prevede un approccio multidisciplinare: otorinolaringoiatra, maxillo-facciale, chirurgo bariatrico, nutrizionista, odontoiatra. La scelta del trattamento dipende principalmente dalla gravità della malattia, dalla sede di ostruzione, dall’età del paziente e dalle patologie concomitanti.


– Quando le apnee sono severe il paziente dovrà indossare il CPAP: ed è uno strumento che eroga al  attraverso una maschera oro-nasale o solo nasale, una corrente d’aria a pressione positiva che contrasterà il rilassamento della muscolatura ed il conseguente collasso delle prime vie aeree, impedendo il formarsi delle apnee.

– In alcuni casi un apparecchio dentale, tipo il bite, può migliorare la posizione della bocca e migliorare la respirazione.

– La novità oggi si chiama Barbed Snore Surgery: si tratta di un mini-intervento di roncochirurgia, ideata per contrastare il russamento e in particolare le OSAS. Il palato viene sollevato grazie a speciali fili autobloccanti. Sono efficaci nel modificare la struttura del palato che provoca il problema. È un intervento anche di tipo reversibile è ripetibile. Il ricovero è limitato una sola giornata punto il recupero e immediato”.

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