Tesla, che è già di gran lunga il produttore automobilistico di maggior valore nel mondo, ha avviato in luglio la produzione del supercomputer per addestrare modelli di intelligenza artificiale per auto a guida autonoma e prevede di spendere più di 1 miliardo di dollari entro un anno.
Dojo può essere la chiave della creatura di Elon Musk per aprirsi a nuovi business che potrebbero andare «ben oltre la vendita di veicoli a un certo prezzo», hanno scritto in una nota gli analisti di Morgan Stanley guidati da Adam Jonas.
E ancora: «Se Dojo può aiutare a far sì che le auto ”vedano” e “abbiano delle reazioni”, quali altri mercati potrebbero aprirsi? Si pensi a qualsiasi dispositivo all’avanguardia dotato di una fotocamera che prende decisioni in tempo reale in base a quello che rientra nel suo campo visivo». L’ipotesi, già percorsa nelle scorse settimane a proposito della concessione a terzi (concorrenti e flotte) del software di assistenza alla guida (il nuovo Full Self-Driving in fase di test su strada con oltre 400mila clienti), è che Tesla possa affiancare alla produzione di veicoli anche una attività di Software-as-a-service.
Morgan Stanley ha alzato l’obiettivo a 12-18 mesi sulle azioni Tesla del 60% a 400 dollari – il più alto tra gli intermediari di Wall Street, secondo i dati Lseg – che, secondo le stime, garantirebbe al produttore di auto elettriche una capitalizzazione di circa 1.400 miliardi di dollari, pari ai livelli di novembre 2021. Con il balzo di oggi del 6% dopo il via alle contrattazioni Tesla vale poco più di 800 miliardi (quest’anno ha una performance del +140%).
1 commento
[…] il testo completo https://www.notiziariofinanziario.com/il-supercomputer-dojo-di-tesla-potrebbe-fare-lievitare-di-600-… Traduci testo completo […]