In Sardegna imprese più competitiva con la legge di riforma dei Confidi
Come è cambiato il peso della garanzia diretta

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“Siamo soddisfatti: con la legge di riforma dei Consorzi Fidi attesa da molti anni e approvata dal Consiglio regionale, finalmente le imprese sarde diventeranno più competitive grazie a un sistema più snello e stabile e a un percorso più semplice e certo di accesso al credito. Gli effetti della riforma si vedranno da subito anche sull’economia della Sardegna”. Lo dice l’assessore della Programmazione e del Bilancio della Regione Sardegna Raffaele Paci dopo il via libera dell’Aula di via Roma alla legge di riforma dei Confidi.
Tre le novità fondamentali: il Fondo unico da 5 milioni presso l’assessorato della Programmazione che sostituirà i precedenti tre, collocati presso gli assessorati del Lavoro, dell’Artigianato e Commercio e dell’Industria, destinato a integrare i fondi rischi dei Confidi. Seconda novità, il Fondo di stabilizzazione, volontaristico, per cercare di prevenire i rischi di sistema, in particolare l’effetto domino dopo la caduta di un consorzio: non un fondo di salvataggio ma di prevenzione di eventuali crisi e, infine, l’Osservatorio Confidi. I principi base della riforma sono premialità per incentivare i Consorzi, regole chiare e uniformi per tutti, rendicontazione efficace e rete di sicurezza.
“Le imprese sarde hanno bisogno di Confidi sani, in grado di svolgere il ruolo di aiuto e sostegno nel processo di investimento. Perciò abbiamo riorganizzato un sistema che da anni ormai non riusciva più a dare risposte concrete alle esigenze delle imprese – sottolinea il vicepresidente della Regione – Con questa legge, la cui dotazione finanziaria sarà incrementata appena possibile, razionalizziamo, modernizziamo e rendiamo più efficiente il sistema Confidi, ai quali garantiamo un adeguato supporto regionale, rafforzando i meccanismi virtuosi di impiego delle risorse pubbliche e regolarizzando l’erogazione dei contributi per garantire e migliorare l’accesso al credito delle medie, piccole e micro imprese sarde e dei liberi professionisti. È una legge dall’articolato semplice, in otto articoli, messa a punto in un anno di lavoro dopo decine di incontri con le parti, che mette in campo regole nuove e certe e sta attenta ai meccanismi del mercato. Ringrazio tutti i consiglieri per il lavoro in Commissione dove la legge è stata approvata all’unanimità e per il dibattito in Aula – conclude l’assessore Paci – La riforma non era più rinviabile, nell’esclusivo interesse delle imprese sarde che, da oggi in poi, possono contare su un sistema completamente rinnovato”.
Il percorso della riforma è iniziato ufficialmente lo scorso 27 febbraio con la costituzione del Fondo Unico in manovra finanziaria. Subito dopo, una serie di incontri fra Regione e Consorzi e l’approvazione del disegno di legge in Giunta il 31 marzo seguita dal via libera della Commissione all’unanimità il 3 giugno.

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