Inchiesta FonSai, Salvatore Ligresti non risponde ai pm

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Salvatore Ligresti, convocato per essere interrogato dai pm di Torino nell’ambito dell’inchiesta su Fondiaria-Sai, si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’ex patron del gruppo, agli arresti domiciliari dallo scorso luglio, è rimasto dunque solo pochi minuti nella caserma del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Milano dove avrebbe dovuto tenersi l’interrogatorio. Ligresti, che già a luglio aveva rinviato il suo interrogatorio per motivi di salute, e convocato ieri solo dopo che un medico consulente della procura aveva attestato che è in grado di rispondere alle domande, non verrà comunque più riconvocato dagli inquirenti. Il 27 settembre, i pm torinesi Vittorio Nessi e Marco Gianoglio si recheranno in Svizzera per interrogare, via rogatoria, Paolo Ligresti, il figlio dell’ingegnere di Paternò che a luglio non è stato arrestato, in quanto cittadino svizzero. Secondo quanto si è appreso, il filone d’inchiesta che riguarda i reati di aggiotaggio e di falso in bilancio dovrebbe essere chiuso subito dopo. Nei prossimi giorni i legali di Giulia Ligresti, che è uscita dall’inchiesta patteggiando due anni e otto mesi, faranno richiesta di libertà e l’affidamento in prova ai servizi sociali.

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