Indagine sul sindaco-banker, trovate almeno 100 firme false

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ALMENO 100 FIRME FALSE – Sembra non mettersi bene per l’ex direttore della filiale di Intesa Sanpaolo Private Banking di Fiorano al Serio (provincia di Bergamo), Benvenuto Morandi, sospeso a luglio e licenziato a settembre, sindaco di Valbondione (sempre provincia di Bergamo), indagato per appropriazione indebita aggravata. Il consulente calligrafico, secondo quanto riporta il Corriere della Sera sul suo sito web, ha segnalato al pubblico ministero Maria Cristina Rota circa 100 firme che risulterebbero false in calce agli ordini di bonifico di una serie di clienti della filiale. Il sospetto di chi indaga è che quelle firme le abbia fatte lo stesso Morandi. Per il Corriere della Sera, al momento la procura avrebbe inoltrato al consulente calligrafico circa 200 distinte di pagamento: si tratta soprattutto di atti relativi a bonifici, trovati nei faldoni della filiale di Fiorano. E dopo aver esaminato circa 150 firme delle prime 200 ricevute, l’esperto ha trasmesso al magistrato un riscontro parziale: almeno 100 di quelle firme non corrisponderebbero ai titolari dei conti correnti o degli investimenti.

UN LAVORO ANCORA MOLTO LUNGO – In particolare, non sembra esserci nessuna “sovrapponibilità” con la grafia di Gianfranco Gamba, l’imprenditore del gruppo Pezzoli che avrebbe scoperto ammanchi per circa 10 milioni di euro, della figlia Simona (qui gli ammanchi si avvicinerebbero ai 2 milioni), della moglie Mariuccia Pezzoli e di altri ex clienti di Morandi, i cui nomi sono contenuti in 13 denunce presentate o in procura o ai carabinieri. Il lavoro del consulente ingaggiato dal sostituto procuratore Rota sarà lungo: sembra infatti che oltre al primo blocco di 200 atti, ce ne siano – sempre secondo quanto risulta al Corriere della Sera – altri 500 circa da esaminare con precisione.

 

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