Intesa Sanpaolo chiude il quarto trimestre del 2022 con un utile netto di 1,07 miliardi
L’utile operativo del quarto trimestre di Intesa Sanpaolo è sopra le stime.
Intesa Sanpaolo

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L’utile operativo del quarto trimestre di Intesa Sanpaolo è sopra le stime.

Nel 2022 i proventi operativi netti sono saliti del 3,3% a 21,5 miliardi, con interessi netti che grazie all’aumento dei tassi Bce sono balzati del 20,2% a 9,5 miliardi e commissioni nette in calo del 6,4% a 8,9 miliardi. Stabili (-0,4%) i costi operativi a 10,9 miliardi, per un rapporto cost/income sceso al 50,9%. 

Quanto alla solidità patrimoniale, il coefficiente Cet 1 a regime è al 13,5% deducendo i dividendi e il buyback e senza considerare 125 punti base di impatto positivo previsto dalle Dta (imposte differite attive). 

Buyback

Il board ha deliberato di dare esecuzione al buyback per il restante ammontare di 1,7 miliardi di euro autorizzato dalla Bce, che prevede l’acquisto delle azioni proprie e il loro annullamento entro la data di stacco del dividendo relativo al bilancio di esercizio chiusosi al 31 dicembre 2022, ossia entro il 22 maggio 2023. La data di avvio del programma di acquisto e i relativi dettagli verranno resi noti nei prossimi giorni. 

Dividendi

Il board proporrà alla prossima assemblea ordinaria la distribuzione di 3,047 miliardi di euro sull’utile 2022, corrispondente a un payout ratio pari al 70% dell’utile netto consolidato, che, tenendo conto dell’acconto dividendi pagato lo scorso novembre (1,399 miliardi), porta alla proposta di distribuzione di 1,64 miliardi di euro a 

saldo

Il saldo dividendi è di 8,68 centesimi di euro per azione. Come spiega la banca, «rapportando l’importo unitario a saldo di 8,68 centesimi di euro al prezzo di riferimento dell’azione registrato giovedì 2 febbraio, risulta un rendimento (dividend yield) pari a 3,5%; se si rapporta anche l’importo unitario di 7,38 centesimi di euro corrisposto come acconto nello scorso novembre, il dividend yield complessivo a valere sull’esercizio 2022 risulta pari a 6,5%». 

Le attese degli analisti e del mercato

Intesa Sanpaolo sale a Piazza Affari dello 0,7% a 2,46 euro per 47 miliardi di capitalizzazione, mentre il Ftse Mib cede lo 0,5%. Da inizio anno il titolo ha guadagnato il 16,6%. In attesa che il gruppo guidato dal ceo Carlo Messina pubblichi i conti del quarto trimestre e del 2022 venerdì 3 febbraio, gli analisti si aspettano che il margine di interesse della banca beneficerà dei tassi in crescita. Al centro dell’attenzione dei mercati, il tema degli accantonamenti e del controllo dei costi. A fine gennaio si è parlato di riduzione degli asset ponderati per il rischio di 20 miliardi. 

La scorsa settimana Unicredit ha preso a correre dopo conti che hanno messo in evidenza un utile storico nel quarto trimestre 2022 proprio grazie al rialzo continuo del costo del denaro in Eurozona.

Le attese sul quarto trimestre di Intesa Sanpaolo

Le stime sono relative al consenso Bloomberg

– Utile netto: 897,8 milioni di euro 

– Margine operativo (operating income), 5,4 miliardi di euro 

– Margine di interesse, 2,63 miliardi di euro 

– Commissioni nette, 2,21 miliardi di euro 

– Accantonamenti per perdite su crediti, 1,04 miliardi di euro 

– Cet1 ratio Fully Loaded, 12,7% 

– Cet1 ratio Phased-in, 13,2% 

–  Rapporto Cost to Income, 55,3% 

 – Npl ratio (lordo), 2,25% 

Stime per l’anno 2022 

Anche in questo caso le stime sono relative al consenso Bloomberg. 

– Dividendo per azione, 0,16 

– Margine operativo, 23,03 miliardi di euro 

– Utile netto, 5,63 miliardi di euro 

– Cet1 ratio Fully-loaded, 13% 

Le attese degli analisti

Goldman Sachs (buy) vede aumentare i ricavi del 10% rispetto a un anno prima trainati dal margine di interesse che ha beneficiato di tassi più elevati. La banca d’affari americana prevede un utile netto di 4,2 miliardi di euro. 

Credit Suisse (neutral) si aspetta che gli afflussi netti di asset under management siano saliti durante il quarto trimestre a sostegno dei ricavi core e prevede il capitolo costi in aumento a causa di pagamenti una tantum ai dipendenti e della stagionalità. 

Equita Sim (buy) ritiene vede i margini di interesse (Net Interest Income) in accelerazione grazie all’aumento dei tassi, con commissioni invariate rispetto al trimestre precedente e in calo rispetto al 2921 a causa dell’assenza di fees di performance. La Sim milanese si aspetta accantonamenti più elevati per ottimizzare gli asset  ponderati per il rischio (Rwa). 

Gli analisti di Bloomberg Intelligence scrivono che la capacità di Intesa di «proteggere l’utile netto quest’anno potrebbe essere un punto centrale nei profitti del quarto trimestre dopo un miglioramento (upgrade) del 16% del consenso degli analisti sui profitti attesi per il 2023». 

Gli analisti di Banca Akros prevedono che la banca chiuda l’anno con un utile netto di 4,1 miliardi di euro (-2%), sostanzialmente in linea con l’anno precedente e con la guidance di almeno 4 miliardi, «a conferma della solidità del modello di business della banca», scrivono gli analisti. 

Sulla base del payout ratio dichiarato dalla banca del 70%, gli specialisti si aspettano che Intesa Sanpaolo confermi il dividendo per azione (dps) di 0,15 euro, con un «solido Cet1 ratio del 12,7% phased-in e del 12,5% fully loaded». 


Nonostante il difficile contesto, fra rialzo dei tassi e iperinflazione, la banca milanese dovrebbe registrare ricavi in aumento del 2% su base annua a 21,2 miliardi di euro, trainati dal margine di interesse (NII, è l’attività tradizionale delle banche che beneficia del rialzo dei tassi) in crescita del 14% a 9 miliardi di euro grazie ai «maggiori volumi di prestito e all’aumento dei tassi di interesse».  

Sul titolo Intesa Sanpaolo 19 analisti sono buy, 8 hold e 1 sell. La media sui prezzi obiettivo è di 2,684 euro, un potenziale di rialzo dell’8,7% rispetto al prezzo corrente. 

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