La Banca d’Inghilterra prosegue per ora nella corsa al rialzo dei tassi
Decimo aumento consecutivo degli ultimi mesi per la Banca d'Inghilterra.
Banca d'Inghilterra

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Decimo aumento consecutivo degli ultimi mesi per la Banca d’Inghilterra.

L’aumento dei tassi è destinato a pesare sui mutui e sull’economia del Regno in generale, in preda a scenari di recessione nel 2023. Ma rappresenta un argine contro l’inflazione, tuttora indicata al 10,5% malgrado qualche ultimo segnale di rallentamento. 
   

La decisione sui tassi ha avuto l’ok di 7 membri su nove in seno al comitato monetario della Bank of England (BoE), con due voti contrari come in occasione dell’ultimo precedente rialzo. In base ai calcoli aggiornati, la BoE prevede ora un calo dell’inflazione all’8% a giugno e fino al 3% entro fine anno, con il ritorno all’obiettivo fissato del 2% nel 2024. Il governatore Andrew Bailey ha peraltro avvertito, in una successiva conferenza stampa, che le indicazioni sul carovita restano soggette a una serie di condizioni; e che l’andamento dell’inflazione non dipenderà solo dai costi globali dell’energia, in frenata dopo le recenti impennate, ma anche da altri fattori come il mercato del lavoro e le prospettive di adeguamenti salariali invocato da numerose categorie a colpi di scioperi nel Regno Unito, a cominciare da milioni di dipendenti dei servizi pubblici.

Il governo Tory di Rishi Sunak ha intanto accolto con favore – per bocca del cancelliere dello Scacchiere, Jeremy Hunt, titolare di Finanze e Tesoro – le indicazioni odierne dell’istituto di emissione. “L’inflazione è una tassa mascherata che minaccia gli standard di vita” di tutti, ha scritto Hunt, “per questo noi sosteniamo l’azione della Banca d’Inghilterra”. “Come governo – ha aggiunto – faremo la nostra parte per assumere decisioni in sintonia con l’approccio della Banca, incluso l’impegno a resistere alle sollecitazioni a finanziare tagli di tasse attraverso il debito pubblico, cosa che getterebbe solo benzina sul fuoco della spirale inflattiva prolungando le sofferenze di ciascuno”.

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