Jean Pierre Mustier: il costo dei tassi negativi fissati dalla Banca centrale non può gravare solo sulle banche

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unicredit big dataSecondo il Ceo di Unicredit, sarebbe estremamente importante che i tassi negativi non si fermassero nei bilanci bancari. Continua affermando: <<è importante che la Bce dica alle banche: per favore passate i tassi negativi ai vostri clienti>>.

Il senso delle frasi dell’amministratore

Il significato delle parole del signor Mustier è facilmente intuibile: il peso dei tassi negativi dovrebbe essere trasferito anche ai depositi dei correntisti, per garantire <<la massima efficienza>> della politica monetaria dell’Unione europea, ossia per garantire al meglio il meccanismo di trasmissione. Questo meccanismo andrebbe rafforzato passando gradualmente i costi dagli intermediari finanziari ai risparmiatori. Tuttavia, secondo il presidente della federazione bancaria, i tassi sotto lo zero andrebbero applicati a conti correnti minori di 100,000 euro, in modo da salvaguardare i clienti meno abbienti.

Spieghiamo il problema in altre parole. La Bce applica già un tasso d’interesse sui depositi overnight del -0.5%. Esso è stato da poco tagliato, infatti prima delle nuove manovre di Draghi era del -0.4%. Ciò significa che una banca per tenere le proprie riserve presso Francoforte deve pagare (il tasso). Al contrario, le banche private non trattengono l’equivalente del costo del denaro dai conti dei risparmiatori. L’idea dell’amministratore Unicredit è perciò quella di far pesare questo costo anche ai correntisti: si dovrà pagare per depositare i soldi in banca.

Riguardo la manovra espansiva

Sempre secondo Mustier, relativamente al prossimo Quantitative easing di novembre, l’Eurotower dovrebbe acquistare bond bancari, così da perseguire l’obiettivo di <<assicurarsi che i prestiti bancari siano dati al tasso più efficiente alla clientela>>. Il tal modo, specifica il banchiere, il costo della raccolta sarebbe più basso per le banche e potrebbe essere più facilmente trasferito ai consumatori.

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