La Borsa valori italiana viaggia cauta nella prima seduta dopo la pausa pasquale
Il prezzo del petrolio allunga ai massimi da fine ottobre a causa dell’ampliarsi della tensione in Medio Oriente e l’oro tocca nuovi record.

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Il prezzo del petrolio allunga ai massimi da fine ottobre a causa dell’ampliarsi della tensione in Medio Oriente e l’oro tocca nuovi record. I mercati finanziari guardano alle prospettive dei tassi di interesse dalle due sponde dall’Atlantico: negli Usa, dove alla vigilia Wall Street ha chiuso debole, i dati sull’inflazione relativa alla spesa per consumi di marzo e il miglioramento del settore manifatturiero hanno diminuito la convinzione degli operatori per un taglio dei tassi a giugno, nell’Eurozona si attende la lettura preliminare dell’inflazione tedesca di marzo. Intanto, le aspettative mediane di inflazione per i prossimi 12 mesi sono diminuite in febbraio al 3,1% dal 3,3% del mese precedente, secondo il dato mensile delle attese dei consumatori europei pubblicato dalla Bce. In Italia l’indice Pmi manifatturiero a marzo è salito più delle attese a 50,4.

Così si muovono all’insegna della cautela il FTSE MIB +0,28%  di Milano, il CAC 40 +0,15%  di Parigi, il FTSE 100 +0,34%  di Londra, sotto la parità il DAX 40 +0,07%  di Francoforte e l’IBEX 35 -0,21%  di Madrid. In rialzo più deciso l’AEX +0,79%  di Amsterdam.

A Milano bene i petroliferi, giù Azimut

A Piazza Affari buona performance dei petroliferi con Saipem +2,74%  , che continua il suo rally, ed Eni +1,28% . Acquisti anche su Banco Bpm +0,71%  e Iveco Group +0,18%  in rialzo Unipol +2,24%  dopo che la Consob ha approvato il documento di offerta per l’Opa su Unipolsai che partirà l’8 aprile prossimo e che pagherà 2,7 euro per ogni titolo portato in adesione. Sul fronte opposto cedono Diasorin -0,98%  e Brunello Cucinelli -0,94%  . Vendite su Azimut +0,19%  : si conferma l’accoglienza cauta degli operatori al progetto di una nuova banca digitale con lo spin-off di una parte dei consulenti. Sull’altalena Telecom Italia -0,71%  dal momento che all’incertezza sull’esito dell’assemblea degli azionisti che a fine aprile dovrà indicare il nuovo consiglio di amministrazione, si è aggiunto l’esposto presentato dalla Starlink di Elon Musk ad Agcom e ministero delle Imprese, secondo cui la telco italiana ostacolerebbe lo sviluppo della società di internet satellitare.

Spread in rialzo in area 137 punti

Stabile lo spread tra BTp e Bund che si attesta in area 137 punti (come al closing dell’ultima seduta). In deciso incremento il rendimento del BTp decennale benchmark, al 3,76% dal 3,66% del riferimento precedente.

L’oro tocca un nuovo record, petrolio ai massimi da ottobre

Il prezzo dell’oro si stabilizza dopo aver toccato all’alba un nuovo record sull’onda delle tensioni internazionali. Il contratto con consegna a giugno è salito oltre 2.277 dollari. Sul valutario, oltre al cambio euro/dollaro in discesa, attenzione alla debolezza dello yen e alla possibilità che Tokyo intervenga visti i valori minimi da 34 anni segnati dalla valuta nei confronti del dollaro. In rialzo i prezzi del petrolio, che toccano i massimi da fine ottobre a causa delle tensioni in Medio Oriente con il raid israeliano a Damasco contro edifici dell’ambasciata iraniana. Il Wti maggio punta così agli 85 dollari al barile, mentre il Brent giugno è a oltre 88 dollari. Scende il gas ad Amsterdam sotto i 27 euro al megawattora.

Tokyo chiude poco mossa

La Borsa di Tokyo chiude poco mossa, dopo la chiusura mista degli indici azionari Usa, in un contesto di ampia volatilità. Il Nikkei segna una variazione appena positiva dello 0,09% a quota 39.838,91, aggiungendo 35 punti. Sul fronte valutario prevale ancora la cautela, con lo yen che si mantiene stabile. La Borsa di Hong Kong vola rinfrancata dall’inflazione Usa ritenuta non in grado di alterare i piani della Federal Reserve sul taglio dei tassi d’interesse attesi nel 2024: l’indice Hang Seng sale del 2,31%, a 16.924,16 punti. I listini beneficiano anche della buona intonazione dei titoli tecnologici e in particolare del comparto dei veicoli elettrici. Xiaomi, ad esempio, sale del 14,99% dopo che il colosso cinese degli smartphone e di altri beni di largo consumo ha annunciato la scorsa settimana il lancio della sua auto elettrica. In luce anche Li Auto (+1,15%) e il leader mondiale del settore Byd (+2,48%).

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