La Camera ha approvato la legge per la riforma del sistema dei confidi
Costituita la rete dei confidi territoriali

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La legge mira a favorire un migliore accesso al credito per PMI e liberi professionisti attraverso interventi dedicati alla valorizzazione, semplificazione, razionalizzazione degli adempimenti e il contenimento dei costi per i confidi. Viene, inoltre, previsto lo sviluppo di strumenti innovativi e nuove forme di garanzia e servizi finanziari che rispondano alle mutate esigenze economiche delle piccole e medie imprese.

Per favorire l’accesso al credito da parte di piccole e medie imprese (PMI) e liberi professionisti la Camera dei Deputati, nella seduta del 5 luglio, ha approvato in via definitiva la legge delega che attribuisce al Governo la facoltà di riformare il sistema dei confidi. Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge delega il governo sarà tenuto ad emanare uno o più decreti legislativi per la riforma della normativa in materia.
Nel suo intervento il legislatore individua i seguenti obiettivi:
– rafforzamento e patrimonializzazione dei confidi attraverso la raccolta di risorse pubbliche, private e del terzo settore;
– riordino delle modalità di contribuzione degli enti pubblici finalizzate alla patrimonializzazione dei confidi anche nel rispetto della disciplina europea in materia di aiuti di Stato;
– razionalizzazione delle attività svolte dai soggetti operanti nella filiera della garanzia e della controgaranzia, al fine di rendere più efficiente l’utilizzo delle risorse pubbliche e favorire la sinergia tra il Fondo centrale di garanzia e i confidi;
– sviluppo di nuove forme di garanzia e servizi finanziari e non, che rispondano alle nuove esigenze delle PMI e dei liberi professionisti;
– favorire un migliore accesso al credito per le PMI e per i liberi professionisti attraverso la semplificazione degli adempimenti e il contenimento dei costi per gli intermediari finanziari e per i confidi;
– semplificazione e razionalizzazione degli adempimenti a carico dei confidi attraverso l’eliminazione delle duplicazioni di attività già svolte da banche o da altri intermediari finanziari.
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