La Giunta della regione Sardegna ha approvato il d.d.l. di riforma del sistema dei Consorzi Fidi
Sardegna

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«Stiamo riorganizzando un sistema che non riesce più a dare risposta alle esigenze delle imprese – spiega l’assessore Paci -. L’obiettivo di questo Ddl è razionalizzarlo, modernizzarlo e renderlo più efficiente per garantire e migliorare l’accesso al credito delle medie, piccole e micro imprese sarde e dei liberi professionisti. Allo stesso tempo, garantiamo ai Confidi un adeguato supporto regionale, rafforzando i meccanismi virtuosi di impiego delle risorse pubbliche e regolarizzando l’erogazione dei contributi pubblici.»

Il percorso della riforma è iniziato dalla costituzione del Fondo Unico da 5 milioni di euro approvato con la manovra finanziaria lo scorso 27 febbraio, seguito da una serie di incontri con i Consorzi e con gli assessori coinvolti nella riforma, quelli del Lavoro Virginia Mura, dell’Industria Maria Grazia Piras e dell’Artigianato e Turismo Francesco Morandi. «In questo percorso abbiamo coinvolto i soggetti interessati per condividere i passaggi verso il nuovo sistema che vogliamo far partire entro giugno – sottolinea il vicepresidente della Regione -. Infatti la versione definitiva di questo disegno di legge tiene conto di alcuni suggerimenti arrivati proprio dai Confidi. Puntiamo a un sistema sano, che vuol dire imprese che possono operare meglio sul mercato a vantaggio dell’intera economia regionale. E questo è importante soprattutto in un momento di crisi come questo».

La prima novità è costituita dal fondo unico che sostituirà i precedenti tre, collocati presso gli assessorati del Lavoro, dell’Artigianato e Commercio e dell’Industria, destinato a integrare i fondi rischi dei Confidi: i criteri di ammissibilità per le imprese saranno fissati dalla Giunta per poi passare all’analisi della Commissione Bilancio in Consiglio regionale. Seconda novità, il Fondo di stabilizzazione «con il quale – spiega l’assessore Paci – vogliamo provare a prevenire i rischi di sistema, in particolare l’effetto domino dopo la caduta di un consorzio. Si tratta di un fondo volontaristico, nessuno è obbligato ad aderire, non è un fondo di salvataggio ma di prevenzione di eventuali crisi».
Le modalità saranno stabilite anche in questo caso dalla Giunta dopo il confronto con i Confidi che vogliono aderire e il passaggio in Commissione consiliare. Terza e ultima novità, l’Osservatorio Confidi. Ne faranno parte 3 dirigenti dell’amministrazione regionale, un esponente della Sfirs e 1 dei Consorzi Fidi. A regime, i contributi saranno erogati solo ai Consorzi che aderiranno ma per i primi 18 mesi dall’entrata in vigore della legge questa clausola resterà congelata.

«È un’occasione importante per le imprese sarde, che in questo modo avranno un’opportunità in più per uscire da questo difficile momento – conclude l’assessore Paci –. Dobbiamo fare in fretta, siamo riusciti ad approvare questo disegno di legge con due mesi di anticipo rispetto a quanto previsto dalla Finanziaria e ora andiamo avanti spediti.»

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