La Regione Veneto finanzia percorsi capaci di formare i “maestri d’arte”
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TIPOLOGIE PROGETTUALI: gli interventi progettuali dovranno concentrarsi su uno o più mestieri afferenti alle lavorazioni artistiche e tradizionali: maestri della costruzione di strumenti musicali (liutai, costruttori e accordatori di pianoforti, ecc.); maestri del tessile e della maglieria (sarti, ricamatori, modisti, feltrista, ricamatrice, ecc.), nonché del merletto; tappezzieri e seggiolai; maestri della calzatura e della pelletteria (stilista, modellista di calzature, selezionatore delle pelli, tagliatore di tomaie, orlatore, montatore, finitore, calzolaio, ecc); vetrai; ceramisti; orefici e argentieri; corniciai; maestri della lavorazione dei metalli (ferro battuto, rame, bronzo,ottone) – (ramaio, fabbro, ecc.); maestri del mobile d’arte, nonché falegnami/carpentieri; maestri del marmo e della pietra (scalpellino, ecc.); maestri dell’arte grafica tipografica e rilegatura d’arte; ecc.
INCENTIVI ALL’ASSUNZIONE: con il fine di facilitare l’inserimento occupazionale dei destinatari nei settori delle lavorazioni artistiche e tradizionali venete, l’iniziativa prevede, per le imprese coinvolte nei progetti, la possibilità di richiedere incentivi all’assunzione dei destinatari.
CONTRIBUTI: inoltre, per promuovere l’avvio di nuove imprese o il rilancio e l’innovazione di imprese già esistenti, l’iniziativa prevede la possibilità di richiedere il riconoscimento di spese a valere sul FESR.
DESTINATARI: soggetti svantaggiati; disoccupati; le persone inattive; titolari di un diploma di istruzione primaria o di istruzione secondaria inferiore; titolari di un diploma di insegnamento secondario superiore o di un diploma di istruzione post secondaria; titolari di un diploma di istruzione terziaria; lavoratori occupati presso imprese operanti in unità localizzate sul territorio regionale con modalità contrattuali previste dalla normativa vigente; titolari d’impresa, coadiuvanti d’impresa, lavoratori autonomi.
I destinatari devono essere residenti o domiciliati sul territorio regionale veneto.
PROPONENTI: I soggetti iscritti nell’elenco regionale degli organismi di formazione accreditati per l’ambito della Formazione Superiore, e i soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento per il medesimo ambito.
DOMANDE 31 ottobre 2017

La presente iniziativa, intende recuperare l’esperienza positiva realizzata nell’ambito del progetto “Giotto a bottega da Cimabue – La trasmissione dei saperi”, con cui la Regione ha incominciato ad investire sul “saper fare” e che ha permesso la realizzazione di due specifiche iniziative8 finalizzate a sviluppare modelli di apprendimento sempre più collegati al mondo delle imprese e al sostegno all’avvio d’impresa, nonché a favorire la diffusione dell’educazione all’imprenditorialità.

  • La Regione del Veneto intende continuare ad investire sul “saper fare”, sostenendo la realizzazione di interventi, volti alla promozione dell’inclusione sociale e dell’occupazione mediante la valorizzazione in ottica innovativa dei mestieri delle lavorazioni artistiche e tradizionali venete, anche attraverso la costruzione di reti tra soggetti diversi.

L’avviso rappresenta la seconda linea della nuova iniziativa regionale “Giotto a bottega da Cimabue”, che si integra con altri due interventi, uno volto al finanziamento di progetti rivolti a giovani disoccupati per il potenziamento delle competenze personali e professionali in linea con quanto richiesto dai cosiddetti nuovi “lavori ibridi” (di recente approvazione), l’altro, dedicato agli studenti degli Istituti Superiori Secondari di secondo grado e dei Centri di Formazione Professionale del territorio e volto al potenziamento delle competenze chiave di natura imprenditiva (in fase di approvazione).

  • La Regione del Veneto intende finanziare percorsi capaci, da una parte, di formare e sostenere una nuova generazione di “maestri d’arte” in grado di proteggere, promuovere, tramandare e innovare il grande patrimonio delle produzioni e delle lavorazioni artistiche e tradizionali venete e, dall’altra, avvicinare i destinatari alla cultura d’impresa, per creare nuove occasioni di lavoro e crescita per il territorio, risvegliando il tessuto economico locale e sostenendolo in un percorso che ne amplifichi la visibilità e la conoscenza a livello globale, anche grazie all’uso dei nuovi mezzi di comunicazione e alla costruzione di reti tra i diversi “maestri d’arte”.

OBIETTIVI

L’obiettivo della presente iniziativa è quello di recuperare le produzioni/lavorazioni artistiche e tradizionali
di nicchia tipiche del territorio e favorire contestualmente la nascita di nuove realtà imprenditoriali e di
figure professionali, che sappiano esercitare il mestiere in piena autonomia, rapportandosi direttamente e in
modo costruttivo con la committenza/utenza finale, progettando il lavoro da eseguire secondo le norme della
buona tecnica e sfruttando pienamente le innumerevoli potenzialità delle nuove tecnologie.

  • L’iniziativa intende, quindi, sostenere la realizzazione di percorsi finalizzati a valorizzare in ottica innovativa
    le lavorazioni artistiche e tradizionali venete, rafforzando, sia in chi vuole inserirsi in tali realtà che nei
    soggetti che vi operano, le competenze trasversali e imprenditive necessarie non solo a recuperare gli antichi
    mestieri, ma anche a rafforzarne l’impatto in termini di creazione di valore e ricchezza sui territori,raggiungendo nuove nicchie di mercato e favorendo nel contempo l’avvio di nuove imprese (botteghe) da parte dei destinatari coinvolti.

L’iniziativa si propone, inoltre, di favorire la creazione di reti collaborative tra le diverse botteghe utili a sostenerle in percorsi di crescita, innovazione e sviluppo, promuovendo modelli organizzativi e produttivi più sostenibili e rispondenti ai criteri di RSI per i territori e le comunità locali, che ne promuovano la valorizzazione e la creazione di valore diffuso e sostenibile a livello locale.

TIPOLOGIE PROGETTUALI

L’iniziativa, vuole stimolare un apprendimento fortemente esperienziale e rafforzare i contatti con il tessuto imprenditoriale del territorio, attraverso lo strumento della formazione on the job:

  • ai destinatari verrà data la possibilità non solo di imparare un mestiere, ma anche di sviluppare un pensiero creativo, innovativo e imprenditoriale.
  • Nel contempo i maestri artigiani, avranno la possibilità di insegnare le conoscenze e le competenze tecnico-specialistiche per la fabbricazione di manufatti tipici della tradizione veneta, e, contestualmente, tramandare il loro mestiere, così da non disperdere un patrimonio culturale che può contribuire alla crescita dei territori.

Gli interventi progettuali dovranno concentrarsi su uno o più mestieri afferenti alle lavorazioni artistiche e tradizionali e, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, si riporta il seguente elenco:

• maestri della costruzione di strumenti musicali (liutai, costruttori e accordatori di pianoforti, ecc.);
• maestri del tessile e della maglieria (sarti, ricamatori, modisti, feltrista, ricamatrice, ecc.), nonché del
merletto;
• tappezzieri e seggiolai;
• maestri della calzatura e della pelletteria (stilista, modellista di calzature, selezionatore delle pelli,
tagliatore di tomaie, orlatore, montatore, finitore, calzolaio, ecc);
• vetrai;
• ceramisti;
• orefici e argentieri;
• corniciai;
• maestri della lavorazione dei metalli (ferro battuto, rame, bronzo,ottone) – (ramaio, fabbro, ecc.)
• maestri del mobile d’arte, nonché falegnami/carpentieri;
• maestri del marmo e della pietra (scalpellino, ecc.);
• maestri dell’arte grafica tipografica e rilegatura d’arte;
• ecc.

Ogni proposta progettuale dovrà prevedere delle specifiche attività di comunicazione da svilupparsi in maniera trasversale lungo l’intera durata dell’iniziativa, con le seguenti finalità:

  • 1. sostenere la diffusione della conoscenza del patrimonio culturale legato ai mestieri delle lavorazioni artistiche e tradizionali: storia, trazione, aspetti tecnici delle lavorazioni, caratteristiche delle figure professionali, territori, ecc.
  • 2. diffondere la conoscenza sui mestieri delle lavorazioni artistiche e tradizionali, così da metterne in evidenza la ricchezza e le possibilità a livello occupazionale;
  • 3. favorire la promozione, la visibilità e le occasioni di business dei mestieri, anche attraverso la creazione di reti (reali e virtuali) e/o la partecipazione a fiere o manifestazioni di settore.
  • Tali attività di comunicazione, attraverso la metodologia della narrazione e dello storytelling, dovranno contribuire alla valorizzazione del racconto degli antichi mestieri per promuoverne la trasmissione e la rivitalizzazione.

I percorsi realizzabili devono avere il loro focus sull’attività “in bottega”, intesa come esperienza di formazione on the job, volta all’apprendimento cooperativo ed allo scambio di saperi tra destinatari e maestro d’arte che si potrà realizzare attraverso laboratori didattici e/o attività di tirocinio.

  • Durante la permanenza in bottega, il destinatario dovrà essere coinvolto in attività formative volte ad apprendere sia le conoscenze teoriche che le competenze tecniche-specialistiche per la realizzazione dei manufatti propri
    dell’impresa artigiana ospitante.
  • Ogni proposta progettuale dovrà, quindi, prevedere una esperienza di bottega, accompagnata da una fase di
    scoperta e conoscenza dei mestieri della tradizione, che potrà essere integrata da una eventuale fase di
    accompagnamento all’avvio d’impresa da scegliersi sulla base degli interessi e delle propensioni espresse dai
    partecipanti.

Le attività formative eventualmente necessarie potranno essere rivolte a gruppi piccoli di destinatari (da 2 a 5
destinatari) e fornire le conoscenze specialistiche propedeutiche all’ingresso in bottega e dovranno far ricorso
a metodologie caratterizzate da una forte componente esperienziale.

  • Oltre all’ “esperienza di bottega”, il destinatario potrà partecipare ad attività volte all’acquisizione delle
    competenze manageriali e trasversali utili all’avvio di nuova impresa.
  • Particolare attenzione potrà essere riposta all’innovazione, con il particolare obiettivo di valorizzare i mestieri della tradizione veneta attraverso ad esempio l’innovazione di linee di produzione, la trasformazione di linee produttive obsolete o in disuso, lo sviluppo di distretti creativi artigianali, l’utilizzo delle tecnologie nella produzione o nella
    commercializzazione dei prodotti, ecc.

INCENTIVI ALL’ASSUNZIONE

Con il fine di facilitare l’inserimento occupazionale dei destinatari nei settori delle lavorazioni artistiche e tradizionali venete, l’iniziativa prevede, per le imprese coinvolte nei progetti, la possibilità di richiedere incentivi all’assunzione dei destinatari.

CONTRIBUTI

Inoltre, per promuovere l’avvio di nuove imprese o il rilancio e l’innovazione di imprese già esistenti, l’iniziativa prevede la possibilità di richiedere il riconoscimento di spese a valere sul FESR.

  • Per valorizzare le esperienze di bottega vissute dai destinatari, nonché dare concrete opportunità di confronto ed inserimento nel mondo del lavoro, è prevista la partecipazione a manifestazioni e/o fiere di settore sia come visitatore (attraverso la realizzazione di visite di studio) che come espositore (attraverso il riconoscimento di spese a valere sul FESR per la locazione, l’installazione e la gestione dello stand).
  • Inoltre, per favorire lo sviluppo di un’economia collaborativa, la creazione di reti tra botteghe e l’innovazione e lo sviluppo delle stesse potranno essere riconosciute specifiche spese a valere sul FESR strumentali alla realizzazione del progetto quali, ad esempio, l’acquisto di hardware e di software specialistici strumentali alla realizzazione del progetto e strumenti dedicati alla tecnologia digitale, l’acquisto di diritti di brevetto, di licenze, di Know-how o di conoscenze tecniche non brevettate, l’acquisizione di banche dati, ricerche di mercato, biblioteche tecniche, le spese per perizie tecniche, ecc..

ATTIVITÀ PROGETTUALI.

DALLA TRADIZIONE AL LAVORO DI DOMANI

Tale fase progettuale è finalizzata a realizzare una serie di interventi trasversali a tutto il progetto che devono contribuire al raggiungimento degli obiettivi di valorizzazione degli antichi mestieri delle lavorazioni artistiche e della tradizione, amplificandone le ricadute a livello di inserimento lavorativo e/o di avviod’impresa.

Gli interventi dovranno, inoltre, favorire la promozione, la visibilità e le occasioni di nuovo business legate alla creazione di reti di botteghe, alla partecipazione a fiere o manifestazioni di settore, alla definizione di nuove opportunità anche legate all’uso delle nuove tecnologie nella produzione o nella commercializzazione dei prodotti, ecc.

  • Al fine di favorire la creazione di nuove traiettorie di sviluppo, l’innovazione delle “botteghe”, la creazione
    di reti collaborative e la diffusione di una economia di condivisione, potrà essere prevista l’erogazione di
    borse di ricerca e potranno esere realizzati specifici interventi di action research che, attraverso la figura di
    un consulente permetteranno ai maestri di avviare processi di definizione, sviluppo e concretizzazione di
    nuovi modelli di organizzazione del lavoro e nuove aree di business.
  • Potranno, quindi, essere riconosciute spese di comunicazione/promozione (secondo quanto specificato nel
    paragrafo dedicato alle modalità di determinazione del contributo) e potranno essere realizzati workshop
    tematici, focus group, incontri per piani di sviluppo e reti.
  • Ogni progetto deve prevedere almeno una partecipazione ad una fiera o manifestazione di settore, da
    realizzarsi mediante gli interventi di visite di studio e per la quale potranno essere riconoscibili anche spese a
    valere sul FESR.
  • Tale intervento si pone la duplice finalità di offrire uno spazio di confronto e conoscenza
    con le specifiche realtà di settore, ma anche di promuovere concrete occasioni di inserimento nel mondo del
    lavoro, attraverso la partecipazione diretta a tali eventi per la commercializzazione dei prodotti realizzati.
  • Si precisa che tutte le attività di comunicazione da realizzarsi all’interno di tale fase devono avere una
    valenza regionale e non devono essere confuse con le attività di pubblicizzazione del singolo progetto e/o dei
    singoli interventi necessarie alla selezione dei destinatari.

IN BOTTEGA ALLA SCOPERTA DEI MESTIERI

Ogni destinatario dovrà svolgere un’esperienza di bottega, intesa quale esperienza on the job che si potrà realizzare attraverso dei laboratori di bottega e/o delle attività di tirocinio.
TALE FASE DOVRÀ ESSERE FINALIZZATA A FAR SCOPRIRE E CONOSCERE I MESTIERI DELLA TRADIZIONE, FORNENDO LE CONOSCENZE TECNICHE-SPECIALISTICHE PROPEDEUTICHE ALL’INGRESSO IN BOTTEGA.

  • L’attività di laboratorio si concretizza quale attività da svolgersi presso la bottega o altri luoghi (quali ad esempio fablabs, makerspaces, hackerspaces, living lab, ecc.) con il coinvolgimento di piccoli gruppi di destinatari (da 2 a 5 destinatari) in un rapporto diretto con il maestro.
  • Mediante tale interazione diretta l’attività fornirà ai destinatari le conoscenze specialistiche propedeutiche ad operare nella specifica realtà, potrà fungere da occasione per un primo confronto con le eccellenze del territorio e da riflessione sui mestieri della tradizione veneta nonché sulle possibili innovazioni e traiettorie di sviluppo.
  • L’attività di tirocinio potrà avere una durata minima di 2 mesi e massimo di 6.
  • Ad ogni bottega, partner aziendale di progetto, dovrà essere assegnato un destinatario e sarà compito del maestro artigiano trasferire le conoscenze teoriche non ancora possedute e le competenze pratiche necessarie a svolgere l’attività di bottega.
  • Qualora funzionale all’apprendimento del mestiere, è ammessa la possibilità di svolgere attività formative di bottega anche presso altre realtà fuori regione o all’estero.
  • Potranno, inoltre, essere previste attività formative sia di gruppo che individuali.
  • Sarà possibile il riconoscimento di voucher individuali per la frequenza a corsi di formazione per l’acquisizione di competenze specialistiche non diversamente acquisibili.
  • Per quanto riguarda le attività di gruppo, potranno essere realizzate attività di formazione di breve durata, che forniscano ai destinatari le competenze necessarie per realizzare al meglio l’attività di bottega, privilegiando la partecipazione attiva degli stessi superando la tradizionale formazione d’aula (ex cathedra) e utilizzando metodologie laboratoriali ed interattive.

DALLA BOTTEGA ALL’IMPRESA

Ogni proposta progettuale, al termine della fase di formazione di bottega o contestualmente a quest’ultima, potrà prevedere attività di accompagnamento, che attraverso interventi innovativi, trasferiscano ai destinatari le competenze manageriali per lo sviluppo di nuove idee imprenditoriali.

  • Inoltre, dovranno essere realizzate attività volte a sviluppare nei partecipanti coinvolti dal progetto le competenze indispensabili per l’attività d’impresa.
  • All’interno di tale fase potranno essere realizzati interventi di accompagnamento all’avvio d’impresa che
    rispondano all’esigenza di innovare e valorizzare i mestieri della tradizione veneta anche attraverso, ad
    esempio, l’innovazione di linee di produzione, la trasformazione di linee produttive obsolete o in disuso,
    l’utilizzo delle tecnologie nella produzione o nella commercializzazione dei prodotti, ecc.
  • In tal senso, con lo scopo di favorire l’avvio di nuove imprese, le propose progettuali potranno prevedere la
    realizzazione di azioni di accompagnamento individuale sulle esigenze di ogni singolo partecipante, volte
    alla redazione di un vero e proprio business plan per la costituzione di una nuova bottega o l’innovazione di
    botteghe esistenti.
  • L’ammontare complessivo delle ore di tale fase è pari ad un massimo di 40 ore.

DESTINATARI

Le attività progettuali sono rivolte alle seguenti tipologie di destinatari:

− soggetti svantaggiati18;
− disoccupati;
− le persone inattive
− titolari di un diploma di istruzione primaria (ISCED 1) o di istruzione secondaria inferiore (ISCED 2)
− titolari di un diploma di insegnamento secondario superiore (ISCED 3) o di un diploma di istruzione post secondaria (ISCED 4)
− titolari di un diploma di istruzione terziaria (ISCED da 5 a 8)
− lavoratori occupati presso imprese19 operanti in unità localizzate sul territorio regionale con modalità contrattuali previste dalla normativa vigente;
− titolari d’impresa, coadiuvanti d’impresa, lavoratori autonomi.

I DESTINATARI DEVONO ESSERE RESIDENTI O DOMICILIATI SUL TERRITORIO REGIONALE.

Sono compresi tra i destinatari ammissibili i giovani assunti con contratto di apprendistato, purché la formazione svolta nell’ambito del progetto presentato non sostituisca in alcun modo la formazione obbligatoria per legge, prevista per gli apprendisti.

  • Non sono ammissibili i destinatari riferibili ai settori della pesca, della sanità e socio-assistenziale, nonché i soggetti che abbiano un rapporto di lavoro di qualsiasi tipo con gli organismi di formazione, accreditati o non.

SOGGETTI PROPONENTI

POSSONO PRESENTARE PROGETTI:

  • I soggetti iscritti nell’elenco di cui alla L.R. n. 19 del 9 agosto 2002 (“Istituzione dell’elenco regionale degli organismi di formazione accreditati”) per l’ambito della Formazione Superiore,
  • e i soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento per il medesimo ambito ai sensi della Deliberazione della Giunta Regionale n. 359 del 13 febbraio 2004 e successive modifiche ed integrazioni di cui alla DGR n. 4198/2009 ed alla DGR n. 2120/2015, entro la data di scadenza del presente Bando.

FORME DI PARTENARIATO

I progetti dovranno prevedere, sin dalla fase di presentazione, un partenariato costituito da un numero congruo di botteghe presso le quali svolgere le attività minime obbligatorie previste dalla Direttiva in relazione alla formazione on the job (laboratorio e tirocinio).

  • Sarà considerato premiante il coinvolgimento di imprese artigiane innovative e altre realtà quali ad esempio
    fablabs21 , makerspaces, hackerspaces, living lab, ecc.
  • Potranno inoltre essere attivati partenariati operativi/rete con associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, enti bilaterali, organizzazioni di distretto, camere di commercio, università, centri di ricerca, ed altri soggetti in grado di portare reale valore aggiunto all’iniziativa progettuale anche in termini di ricadute occupazionali.
  • Dal ruolo di partner sono esclusi tutti gli Organismi di diritto pubblico,

PROPOSTE PROGETTUALI

Le proposte progettuali dovranno avere un valore complessivo compreso tra minimo Euro 20.000,00 e massimo Euro 80.000,00.

Ogni proposta progettuale potrà coinvolgere fino ad un massimo di 5 destinatari.

  • Ciascun progetto, deve prevedere, a pena di inammissibilità, un costo massimo per destinatario pari a € 6.000,00.

Dal costo massimo per destinatario sono escluse le spese ammissibili ai sensi dell’art. 13 del Reg. (UE) n. 1304/2013 e/o al FESR, e le spese di mobilità, le indennità per il tirocinio, gli incentivi all’assunzione ed ogni altro onere riferibile direttamente al destinatario finale.

  • Nell’ambito della presente iniziativa, ogni soggetto proponente può presentare più proposte progettuali nell’arco di apertura dello sportello, per un valore complessivo massimo di finanziamento richiesto pari ad Euro 160.000,00 per la durata di apertura dello sportello.

DETERMINAZIONE DEL CONTRIBUTO

Per quanto attiene al riconoscimento dei costi relativi alle attività previste si farà riferimento ai costi approvati con DGR n. 671/2015, così come di seguito meglio precisato.

INCENTIVI ALL’ASSUNZIONE
La concessione dell’incentivo, compatibile con la vigente normativa civilistica e fiscale, ammonta ad un
massimo di € 6.000,00 e comunque a non più del 30% della retribuzione annua lorda per ogni nuovo assunto,
secondo i seguenti importi (così come stabilito dalla DGR n. 671/2015):
Tipologia contratto Incentivo
Tempo indeterminato € 6.000,00
Tempo determinato (almeno 12 mesi) € 4.000,00

LE INTENSITÀ MASSIME DI AIUTO ACCORDATE, IN FUNZIONE DELLA DIMENSIONE DELL’IMPRESA, SONO LE SEGUENTI:

Dimensione di impresa % massima di aiuto
Piccole imprese 70%
Medie imprese 60%*
Grandi imprese 50%*
* Le percentuali sopra indicate possono essere aumentate del 10% per gli interventi rivolti alla formazione di lavoratori con disabilità o di lavoratori svantaggiati (come da Reg. (UE) 651/14).

L’intensità massima di finanziamento pubblico per i progetti rivolti a imprese agricole può essere così schematizzata:
Intensità dell’aiuto Reg. (UE) 702/14
Tipologia attività Intensità massima
Formazione e accompagnamento 100%
Spese a valere sul FESR 40%

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