La ricerca spirituale di Hermann Hesse: i libri da riscoprire
Ci sono autori che molti conoscono unicamente per nome. Per alcuni lettori, soprattutto giovani, diventa difficile approcciarsi alla lettura di testi come quelli di Hermann Hesse. A spaventare è l’aura che ruota attorno a essi. Una volta accettata la sfida, però, ci si renderà conto di quanto possa essere rivoluzionaria, per sé, l’esperienza del confronto…

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Ci sono autori che molti conoscono unicamente per nome. Per alcuni lettori, soprattutto giovani, diventa difficile approcciarsi alla lettura di testi come quelli di Hermann Hesse. A spaventare è l’aura che ruota attorno a essi.

Una volta accettata la sfida, però, ci si renderà conto di quanto possa essere rivoluzionaria, per sé, l’esperienza del confronto con uno dei grandi pensatori del Novecento. L’influenza di Hermann Hesse è stata gigantesca e la consegna del premio Nobel per la letteratura è una consacrazione necessaria per il l’intero ambiente della critica, più che per l’autore tedesco.

Si tratta indiscutibilmente di uno scrittore in merito al quale poter parlare di opere che necessitano d’essere lette almeno una volta nella vita. Un pensiero espresso ormai con troppa frequenza, ma che in questo caso ha un vero significato.

La sua voce si fece sentire, forte, principalmente nel post Seconda Guerra Mondiale. Sferrò un attacco duro e feroce al mondo capitalista e, di conseguenza, consumista, degli anni Sessanta. Per quanto di un letterato si fatichi a dirlo, a differenza dei romanzieri, fu autore di grido e tra i più venduti del secolo scorso, con traduzioni in più di 60 lingue.

Siddharta

Siddharta è considerato il suo capolavoro. Ciò perché il personaggio delineato in queste pagine è stato in grado di incarnare differenti generazioni. La trama è liberamente ispirata a Siddharta Gautama, noto al mondo come Buddha, monaco fondatore della religione buddista.

Il personaggio creato vive nella ricerca, il che lo spinge a concepire l’esistenza in fasi, esperienze di cui godere a pieno, per poi lasciarle alle spalle. Si avvicina a vari mondi, dal misticismo alla filosofia, fino agli affari. Un personaggio dalle mille sfaccettature, in costante divenire. Ricerca come tutti il proprio posto nel mondo. Viaggia con l’amico Govinda e prova tutto ciò che può, in cerca di risposte esterne a esso. Non accetta maestri, o almeno non uno soltanto, perché ciò cui ambisce è il tutto, misterioso e inafferrabile, verso il quale è costantemente proteso.

Narciso e Boccadoro

Uno dei testi più amati di Hermann Hesse, Narciso e Boccadoro si concentra su un dissidio interiore umano. Un dualismo che dilania uomini e donne, sospesi tra il dovere e l’essere, ovvero tra gli obblighi cui la vita ci chiama, o la società in molti casi, dunque costrutti artificiali, e la libera scelta.

Un dualismo che va però oltre, fino a ridurre il tutto a due concetti, natura e spirito, che possono sembrare in apparenza in contrapposizione, ma che sono profondamente connessi. Il testo ci invita dunque a guardarci dentro, senza temere la scoperta di desideri e intenti che potrebbero sorprenderci.

Il pellegrinaggio in Oriente

Il tema dell’Oriente è qualcosa che torna con frequenza nelle opere di Hermann Hesse, che in Il pellegrinaggio in Oriente riesce a dare libera espressione alla propria immaginazione. L’autore riesce a dar forma al suo desiderio costante di evasione.

Il viaggio che l’io narrante compie verso Oriente lo vede muoversi nel tempo e nello spazio, quasi senza forma, alla ricerca di sé e a contatto con una luce che non comprende pienamente. Uno scritto molto suggestivo e tanto amato dal pubblico, che profuma di libertà.

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