La strana storia della sponsorizzazione dello Stevenage Football Club da parte di Burger King
Le aziende che investono nel calcio spesso decidono di legarsi ai club più blasonati, che poi sono quelli che hanno un più alto numero di tifosi.
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Le aziende che investono nel calcio spesso decidono di legarsi ai club più blasonati, che poi sono quelli che hanno un più alto numero di tifosi. Alla base di questa strategia ci sono delle considerazioni di marketing abbastanza elementari, che ora però vanno “aggiornate” in considerazione della complessità della nostra era, dell’espansione di altri mercati, per esempio quelli dei videogames. È il caso di Burger King, che dal 2018 è diventato il main sponsor dello Stevenage Football Club, squadra della League Two, quarta divisione inglese. Si tratta certamente di una partnership insolita, ma in realtà è il frutto di uno studio e di un’idea molto originali.

La domanda è semplice e diretta: per quale ragione una multinazionale come Burger King, che controlla ristoranti in tutto il mondo, dovrebbe investire su un club che milita nella quarta divisione inglese e che nella sua breve storia – è stato fondato nel 1976 – non è mai andato oltre la terza divisione della piramide calcistica inglese? Come detto, c’entrano i videogiochi: la League Two, infatti, è una delle leghe giocabili su FIFA. Con un investimento minimo (l’accordo prevede un premio fisso di circa 50mila sterline), dunque, il marchio Burger King sarebbe stato presente sulle maglie di una squadra praticamente sconosciuta, ma soprattutto dentro uno dei videogiochi più famosi al mondo – tra gli utenti, ma anche tra gli stessi calciatori.

Proprio il CEO dello Stevenage FC, Alex Tunbridge ha spiegato che la volontà di Burger King era quella di «trasformare il club nella più grande squadra online attraverso la popolarità del videogioco e dei social media». Per farlo, ha lanciato la #StevenageChallenge: i giocatori di FIFA di tutto il mondo sono stati invitati a scegliere il club di League Two per la loro modalità carriera, e di acquistare le maggiori stelle del calcio mondiale. Il fine ultimo della challenge era quello di postare su Twitter il video dei migliori gol virtuali realizzati da Messi, Cristiano Ronaldo, Neymar, ovviamente con la maglia dello Stevenage. Che, altrettanto ovviamente, era decorata con il logo Burger King.https://platform.twitter.com/embed/index.html?dnt=false&embedId=twitter-widget-0&frame=false&hideCard=false&hideThread=false&id=1308730331231645696&lang=it&origin=https%3A%2F%2Fwww.rivistaundici.com%2F2020%2F09%2F24%2Fstevenage-fifa-burger-king%2F&theme=light&widgetsVersion=219d021%3A1598982042171&width=550px

Per i migliori gol sono stati messi in palio numerosi premi, tra cui i famosi Whooper, gli hamburger della catena americana. Questa strategia di marketing ha riscosso un enorme successo nella comunità dei giocatori virtuali, infatti più di 25mila gol sono stati condivisi online, facendo sì che il piccolo club inglese diventasse la squadra più utilizzata nella modalità carriera di FIFA. Obiettivo raggiunto, dunque, per Burger King: un portavoce dell’azienda ha spiegato che «neanche noi avevamo mai sentito parlare di questa squadra, ma ci siamo resi conto che, pur essendo in fondo alla quarta divisione dell’Inghilterra, sarebbero apparsi nello stesso videogioco in cui compaiono i giocatori più costosi al mondo. È per questo che abbiamo deciso di sponsorizzarli».

Oltre a questo risultato “virtuale”, c’è stato anche un ritorno reale: per la prima volta nella storia dello Stevenage, tutte le maglie messe in vendita negli store del club sono andate esaurite. Certo, i risultati sportivi sono ancora mediocri: lo scorso anno lo Stevenage è risultato retrocesso sul campo, poi però il fallimento del Bury ha cambiato la classifica, regalando la salvezza alla squadra sponsorizzata da Burger King.

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