La Suzuki S-Cross è probabilmente il modello che ha subìto il rinnovamento più evidente
Oggi la Suzuki S-Cross è un suv più originale e distante il giusto da quella della cugina Vitara.
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Oggi la Suzuki S-Cross è un suv più originale e distante il giusto da quella della cugina Vitara. E poi va detto: con l’attuale design ha finalmente convinto anche il viziato pubblico europeo, storicamente dal palato più difficile da accontentare. Complice di questo risultato è stata la scelta di sviluppare stile e look della nuova Suzuki S-Cross dalle matite del centro stile che Suzuki ha piazzato proprio qui in Italia, in quel di Torino. Oggi, la gamma motori della S-Cross si completa con quella che in gergo si può definire una full hybrid. Una prerogativa che dal quartier generale della casa giapponese non hanno voluto ribattezzare con qualche incomprensibile acronimo, lasciando tutto ad un sintetico quanto esplicito “140 Volt”. Un panorama ibrido completo e variegato quello offerto da Suzuki, con una forbice che spazia dai 12 v di Ignis e Swift ai 355 v della Across, che però è ibrida plug-in.

MECCANICA: MOTORE, CAMBIO E TRAZIONE

Fulcro della nostra prova su strada a bordo della Suzuki S-Cross 140 v è quindi il motore. O meglio: i motori. In combinazione lavora infatti un tradizionale motore termico da un litro e mezzo di cilindrata DualJet a ciclo Atkinson e un’unità elettrica da 33,5 Cv. Un powertrain che in totale sviluppa una potenza di 115 Cv, non propriamente quella di un’auto sportiva, ma quanto basta per garantire una guida dinamica e piacevole. Anzi, dal selettore presente sul tunnel centrale è anche possibile impostare il setup “Sport” che privilegia un’impostazione di guida più dinamica. La batteria al litio-titanio che alimenta il motore elettrico è da 0,8 kW. Il tutto è gestito dalla trasmissione robotizzata Ags (Automatic Gear Shift) con tanto di funzione sequenziale, sfruttabile però non dalla leva del cambio, ma solo tramite le palette dietro lo sterzo. Furbo il lavoro del motore elettrico che lavora rendendo incredibilmente fluide le cambiate di marcia, modulando tra l’altro la frizione e nascondendo i tipici vuoti di potenza che ci sono nel passaggio tra un rapporto e l’altro. Chi non si accontenta della trazione anteriore può contare inoltre sulla trazione integrale con sistema 4WD AllGrip. Oltre alla già citata “Sport”, è possibile gestire la ripartizione della coppia su diversi setup. “Auto”, “Snow” e la più estrema “Lock”, la preferita dai puristi del fuoristrada autentico, con bloccaggio del giunto e una ripartizione omogenea su tutte e quattro le ruote.

CONNESSA, PER LA PRIMA VOLTA

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Tra le novità al debutto sulla Suzuki S-Cross 140 v c’è il debutto del sistema di connessione che permette di controllare molti parametri della vettura da remoto. Per farlo basta scaricare l’app Suzuki Connect, a disposizione sia per smartphone Apple che Android. Da qui è possibile conoscere la posizione dell’auto, soluzione utile per distratti cronici o in caso di furto. Ma è possibile conoscere anche il livello di carburante e altre info sullo stato dell’auto. Tramite app si possono anche aprire e chiudere le portiere e, impostando un “recinto virtuale”, ricevere una notifica qualora l’auto esca da tale confine. Soluzione che aumenta ulteriormente la sicurezza in caso di furto, ma che può essere utile anche per genitori particolarmente ansiosi. Il sistema di connessione Suzuki Connect è gratis per il primo anno di vita dell’auto, mentre successivamente prevede un abbonamento annuale di 45 euro.

COME VA SU STRADA

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Il test della nuova Suzuki S-Cross 140 v si è svoto tra Verona e le colline tra Valpolicella e lago di Garda. Città quindi, ma anche tanto misto e qualche strada a scorrimento veloce. Abbastanza per capire come questa 140 v si confermi a tutti gli effetti una full hybrid. In città, alle basse andature si viaggia quasi sempre in modalità elettrica. I tecnici Suzuki parlano di quasi 5 km percorribili con il 1.5 benzina spento, anche viaggiando a 60 km/h. Numeri che hanno trovato conferma durante la prova su strada. Sul misto entra più spesso in gioco il motore termico e le curve del percorso invitano ad una guida più brillante. La S-Cross ha un assetto piacevole, trasmette fiducia, anche grazie al lavoro impeccabile del cambio e dello sterzo, quest’ultimo preciso e mai troppo morbido. Il rollio è limitato e l’auto s’inserisce in curva senza coricarsi troppo. Come detto la S-Cross non vuole piccarsi di essere un’auto da corsa, anche se attivando la modalità “Sport” e utilizzando il cambio sequenziale dietro lo sterzo il divertimento è reale. Piace anche la posizione di guida, rialzata, come si confà al segmento di appartenenza della vettura giapponese. Così come la visibilità, buona a tutte le “latitudini”, anche se in manovra è sempre meglio affidarsi alla telecamera che controlla tutto il perimetro della nostra S-Cross. Una full hybrid buona quindi a tenere a bada emissioni e consumi, con questi ultimi che, senza farci troppa attenzione, si sono attestati ben al di sotto i 6 litri di benzina per 100 km.

ALLESTIMENTI E PREZZI

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Come consueto Suzuki si fa notare per l’assenza di optional. Tutto è infatti di serie, compresi i sistemi di guida autonoma di livello 2 e di sicurezza Adas. C’è davvero di tutto, compreso il tetto panoramico o la telecamera a 360 gradi. Unica voce nell’elenco degli accessori a pagamento è la vernice metallizzata che costa 650 euro. La bianca pastello è invece compresa nel prezzo. Il listino viaggia quindi su solo due binari. Quello della trazione anteriore, da 32.890 euro e quello della 4WD AllGrip da 35.590 euro.

Pregi e difetti

Quel che ci è piaciuto più e meno della nuova Suzuki S-Cross full hybrid da 140 Volt.

Piace: 

  • Rapporto prezzo/dotazione: è tutto di serie tranne la vernice metallizzata e non ci si perde nella configurazione. 
  • Consumi interessanti: in città si viaggia spesso in modalità elettrica e i consumi ringraziano.
  • La trazione integrale Suzuki funziona bene ed è efficiente.

Non piace:

  • Cambio a volte lento in risposta: lavora bene e non fa avvertire “vuoti di potenza”, ma a volte è un po’ pigro e fa alzare il numero di giri del motore.
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