Non usa giri di parole, l’ex presidente di Banca Carige, Giovanni Berneschi, che ha così commentato l’ultimo aumento di capitale da 850 milioni di euro varato dall’istituto di credito genovese e già sottoscritto dagli azionisti tra i mesi di giugno e luglio scorso.
La famiglia Berneschi, prima dell’uscita di scena dell’ex banchiere, era data titolare dell’1% circa della banca. “Non so cosa abbia fatto mio figlio, io no” ha proseguito Berneschi sull’adesione all’aumento. E al giornalista che gli chiedeva se ha ancora azioni Carige. “No, ho venduto tutto, oppure chi lo sa”.
Le dichiarazioni arrivano a margine della prima udienza del processo in cui è imputato, insieme ad altre otto persone, con l’accusa di aver preso parte a un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa e al riciclaggio.
Secondo l’accusa, la maxi truffa consisteva nel far acquistare dal ramo assicurativo della banca (Carige Vita Nuova) immobili e quote societarie di imprenditori compiacenti a prezzi gonfiati per reinvestire le plusvalenze all’estero. La truffa avrebbe fruttato a Berneschi e agli altri indagati circa 22 milioni di euro.