Le Borse europee attendono la pubblicazione del dato sull’inflazione americana di luglio e intanto si mantengono caute
La lettura sui prezzi al consumo fornirà indicazioni su quale potrà essere la traiettoria della politica monetaria Usa, dato che il dato migliore delle attese sul mercato del lavoro pubblicato la scorsa settimana sembra lasciare ampio margine a una Fed aggressiva.
Inflazione

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La lettura sui prezzi al consumo fornirà indicazioni su quale potrà essere la traiettoria della politica monetaria Usa, dato che il dato migliore delle attese sul mercato del lavoro pubblicato la scorsa settimana sembra lasciare ampio margine a una Fed aggressiva. A Piazza Affari il FTSE MIB +0,16%  mette a segno la migliore prestazione a livello continentale registrando un prudente rialzo. Tra le blue chip milanesi, le vendite colpiscono Diasorin -0,73% , Banca Generali -0,36%  e Interpump Group -0,75% . Resiste invece in territorio positivo Leonardo +0,64% . Sale ancora Bper Banca +1,84% , che conferma il trend positivo seguito alla pubblicazione della semestrale.

Il Tesoro, intanto, ha collocato 7 miliardi di BoT a 12 mesi spuntando un rendimento pari a 0,994%, in aumento di 27 centesimi rispetto all’asta del mese precedente. Buona la domanda che si è attestata a 9,583 miliardi di euro, con un rapporto tra domanda e offerta pari a 1,37. Il regolamento dell’asta cade sul prossimo 12 agosto.

Sul fronte macro, i prezzi al consumo sono intanto saliti ai massimi da due anni in Cina, penalizzando così l’andamento dei listini asiatici che hanno continuato inoltre a risentire delle vendite sui titoli tech: ieri negli Usa è toccato a Micron Technology avvertire il mercato sul rallentamento della domanda, come fatto nelle ultime settimane anche da altri concorrenti. In Germania i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,9% in luglio rispetto a giugno e del 7,5% su anno, in rallentamento rispetto al 7,6% di giugno e del 7,9% di maggio, secondo i dati diffusi da Destatis, confermando le stime. Gli occhi degli investitori restano comunque puntati sulla Fed: il solido rapporto sull’occupazione di luglio, pubblicato la scorsa settimana, fa pensare che la Federal Reserve resterà aggressiva per contrastare l’inflazione, ma un recente sondaggio tra i consumatori newyorchesi lascia sperare che il picco dei prezzi al consumo possa essere stato raggiunto. Per quanto riguarda i conti, tre quarti delle oltre 400 società sullo S&P 500 che hanno pubblicato la semestrale hanno registrato risultati migliori delle attese, secondo i dati di FactSet.

Istat, inflazione confermata al 7,9% in luglio

In Italia, intanto, l’Istat ha confermato che in luglio l’inflazione è salita dello 0,4% su mese e del 7,9% su anno (dal +8% di giugno). Rallentano in particolare i prezzi dei Beni energetici (da +48,7% di giugno a +42,9%) a causa degli Energetici regolamentati (da +64,3% a +47,9%) con i prezzi degli Energetici non regolamentati che crescono del 39,8% (da +39,9%). L’inflazione di fondo, al netto di energetici e alimentari freschi, accelera da +3,8% a +4,1% e quella al netto dei soli beni energetici da +4,2% a +4,7%. L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +6,7%.

Per Bper +15% da giovedì, ok Generali con conferma outlook

Tornando ai principali titoli milanesi, Bper porta a +15% la performance da giovedì scorso, giorno della pubblicazione dei conti semestrali e dell’annuncio delle trattative per la partnership con Gardant sui crediti deteriorati. Bene anche Generali, su cui Moody’s ha confermato l’outlook stabile nonostante il taglio delle prospettive sul rating sovrano italiano. Secondo l’agenzia di valutazione, infatti, «la forte diversificazione geografica del gruppo e il continuo miglioramento del suo profilo finanziario» la rende in grado di «sostenere uno scenario di crisi dei titoli di stato italiani».

Spread in lieve calo a 211 punti, rendimento BTp al 3,02%

Sull’obbligazionario, è in leggero calo lo spread tra BTp e Bund sul mercato secondario Mts dei titoli di Stato europei. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco si attesta a 211 punti a inizio seduta dai 213 punti base della vigilia. In calo anche il rendimento del BTp decennale benchmark che segna 3,02% dal 3,05% della chiusura di ieri.

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