Fondato nel 2006 a San Mauro Pascoli il marchio di scarpe Gianvito Rossi in pochi anni si è ritagliato un notevole successo nel settore, diventando la calzatura preferita da molte celebrità. Richemont, che nell’operazione si è avvalsa della consulenza di Rothschild, ha rilevato il 70% della maison dall’omonimo fondatore, che resterà azionista al 30%, nonché a capo del gruppo. Sui dettagli economici dell’operazione vige il massimo riserbo, ma si parla di una cifra importante (ben superiore ai 100 milioni che erano circolati nei giorni scorsi), perché il marchio ha un altissima redditività. Su un fatturato 2023 atteso a circa 100 milioni di euro Gianvito Rossi conta infatti di realizzare un margine operativo lordo di 30 milioni, e quindi una redditività di tutto rispetto per un marchio di scarpe, ancorché di alta gamma.
“Gianvito Rossi è una maison eccezionale con un savoir faire unico nella calzatura- spiega Philippe Fortunato, ceo della divisione Fashion di Richemont – La sua qualità senza compromessi, lo stile elegante e senza tempo sono perfettamente in linea con i valori chiave di Richemont”. La griffe oggi dispone di una quarantina di negozi diretti tra cui quello in Via Santo Spirito a Milano, 20 corner e 10 shop-in-shop ma insieme a Richemont punta ad ampliare la sua rete distributiva. “Ho trovato in Richemont un partner che condivide i nostri valori ed è molto sulla qualità, il design, l’artigianalità della manifattura e la tradizione tramandata nelle generazioni- dichiara Gianvito Rossi, fondatore e direttore creativo della maison – Ho scelto questo gruppo per continuare a sviluppare il marchio a livello globale, per accompagnare la prossima fase di crescita del gruppo e non vediamo l’ora di iniziare un nuovo capitolo nello spirito di una collaborazione virtuosa”.