Legge delega Confidi, inizia l’iter in commissione

Ancora nessun commento

In Commissione Finanze del Senato è previsto questa settimana l’inizio dell’esame dell’AS  1259 Delega al Governo per la riforma del sistema dei confidi a prima firma del Sen. Gianluca Rossi (PD) e sottoscritta anche da Mauro Maria Marino (PD) , Salvatore Tomaselli (PD) , Federico Fornaro (PD) , Claudio Moscardelli (PD) , Stefania Pezzopane (PD) , Lucrezia Ricchiuti (PD) , Mauro Del Barba (PD) Franco Panizza (Autonomie).
Il relatore del provvedimento è il Sen. Fornaro (PD).

Il DDL si compone di un solo articolo che prevede una delega al Governo per la riforma della normativa in materia di Confidi sulla basse  dei seguenti principi e criteri direttivi:

a) rafforzare la patrimonializzazione dei confidi e favorire la raccolta di risorse pubbliche, private e del terzo settore, di capitale e di provvista, anche individuando strumenti e modalità che le rendano esigibili secondo i principi dell’Accordo di Basilea;
b) disciplinare le modalità di contribuzione degli enti pubblici finalizzate alla patrimonializzazione dei confidi anche nel rispetto della disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato;
c) razionalizzare e valorizzare le attività svolte dai soggetti operanti nella filiera della garanzia e della controgaranzia;
d) sviluppare, nell’ambito delle finalità tipiche, forme di garanzia e servizi, finanziari e non finanziari, che rispondono alle mutate esigenze delle PMI;
e) favorire un migliore accesso al credito per le PMI, anche attraverso la semplificazione degli adempimenti e il contenimento dei costi per gli intermediari finanziari;
f) rafforzare i criteri di proporzionalità e specificità, di cui all’articolo 108, comma 6, del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1º settembre 1993, n. 385, e successive modificazioni;
g) estendere l’applicazione dei princìpi di cui alla precedente lettera f) all’intera normativa in materia di confidi;
h) assicurare una maggiore tutela del carattere accessorio della garanzia rilasciata dai confidi rispetto all’operazione di finanziamento principale, soprattutto per gli affidamenti bancari già in essere;
i) razionalizzare gli adempimenti a carico dei confidi eliminando le duplicazioni di attività già svolte da banche o da altri intermediari finanziari nonché nelle procedure di accesso di cui alla legge 23 dicembre 1996, n. 662, e successive modificazioni;
l) individuare metodologie di valutazione degli impatti della garanzia sui sistemi economici locali anche attraverso la rete delle camere di commercio e delle informazioni di cui le stesse dispongono.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI