A marzo scorso era pari a 0,8 miliardi, quasi interamente verso il settore privato (0,7 miliardi). C’è poi l’esposizione della Banca d’Italia, di quasi 3 miliardi, derivante dalla quota di pertinenza dei titoli di Stato greci acquistati dall’Eurosistema nell’ambito del quantitative easing della Bce.
Il Bollettino ricorda poi che il debito pubblico italiano include 35,1 miliardi relativi ai programmi di sostegno alla Grecia. “Si tratta delle passività emesse per finanziare i prestiti concessi bilateralmente dal nostro Paese tra il 2010 e il 2011 nell’ambito del primo programma di aiuti (10 miliardi), nonché della quota di pertinenza dell’Italia (25,1 miliardi) della copertura dei prestiti erogati dalla Efsf a partire dal 2012 all’interno del secondo programma” di aiuti.