L’internazionale di Trieste

Per Mario Greco alle Generali ora inizia la fase due. Definito il piano industriale, completata la squadra dei top manager e avviata la riorganizzazione in Italia con gli otto cantieri guidati da Raffaele Agrusti, si passa a quella che si può rappresentare come «l’attuazione del programma», la gestione «normale» della compagnia. Il nuovo group ceo in pochi mesi ha ridisegnato governance, assetti e obiettivi e a questo punto tutto è pronto per la partenza del Nuovo Leone di Trieste. Dal quale i soci che hanno sostenuto la svolta, Mediobanca e gli altri azionisti di rilievo come i gruppi Caltagirone, De Agostini e Del Vecchio, si aspettano un cambio di marcia e migliori performance.

Priorità
Il group management committee, il supercomitato guidato da Greco, affiancato dal «vice» Sergio Balbinot, che individuerà le priorità strategiche della compagnia, si completa con l’arrivo recente da Allianz di Nikhil Srinivasan, nuovo responsabile degli oltre 470 miliardi di investimenti mobiliari e immobiliari del Leone, e in aprile da Deutsche bank di Carsten Schildknecht, che sarà il nuovo chief operating officer. Due top manager provenienti da gruppi tedeschi, dunque, il cui arrivo testimonia che le Generali attraggono profili internazionali e conferma il carattere multinazionale della squadra di comando, di cui fanno parte anche Claude Tendil, country managerFrancia, Dietmar Meister, numero uno in Germania.
È sempre in queste settimane è poi «entrato in azione» il team degli otto cantieri Italia: Il country manager Agrusti ha varato la squadra che guiderà il programma di riassetto del gruppo finalizzato allo sviluppo nel mercato domestico (che vale circa il 30% dei premi complessivi), che vedrà entro l’anno la costituzione della subholdingoperativa Assicurazioni Generali Italia ed entro il 2015 la completa riorganizzazione del business sui tre brand (rispetto ai 10 attuali) Generali, Alleanza e Genertel. È stata dunque realizzata la struttura che dovrà riorganizzare e integrare il business sul quale il Leone investirà circa 300 milioni in tre anni.
Responsabile del programma è Giorgio Trombetta, manager che ha ricoperto ruoli di primo piano in Generali, Ina Assitalia e Alleanza Toro, dove oggi ha la responsabilità di pianificazione, controllo, finanza e processi. A lui, che sarà coadiuvato da Francesco Bardelli, proveniente da McKinsey, farà riferimento una struttura articolata in otto cantieri guidati da altrettanti manager. La supervisione sarà affidata a un comitato costituito, oltre che da Agrusti, Trombetta e al cfo Italia Stefano Meroi, dai capi azienda delle società italiane.
La forza del web
Al numero uno di Genertel, Davide Passero, è stato affidato il cantiere che avrà l’obiettivo di definire i prodotti target e la strategia di marketing, il modello per i vari segmenti di business e le azioni per migliorare le performance. Nazzareno Cerni, manager di Generali dell’area danni corporate, coordinerà invece il cantiere al quale è stato affidato il compito di disegnare il nuovo modello operativo del segmento. A Mauro Montagnini, responsabile dell’area liquidazione di Generali business solutions, è stato affidato il gruppo di lavoro sul modello operativo nella gestione della liquidazione sinistri.
Reti convergenti
Il modello distributivo che porterà alla convergenza delle reti agenziali del gruppo sarà invece di competenza del cantiere affidato a Bruno Scaroni (figlio di Paolo, amministratore delegato Eni e consigliere del Leone ma che probabilmente non si ricandiderà a Trieste per il rinnovo di aprile), manager appena arrivato da Zurich Italia dove era responsabile di pianificazione e sviluppo delle reti. I cantieri relativi all’information technology e alle operations e acquisti, affidati rispettivamente a Roberto Burlo (Generali business solution) e Luciano Romeo (amministratore delegato di Gbs), dovranno definire i sistemi informativi Italia, disegnare il modello operativo integrato nella gestione dei portafogli, e ottimizzare i processi di spesa e acquisti. Il cantiere dedicato a risorse umane e organizzazione è stato affidato a Gian Luca Perin (Alleanza Toro) mentre a coordinare l’area dedicata alla configurazione societaria e all’attività di cfo sarà Meroi. Ecco dunque le due squadre, una a capo del gruppo l’altra dedicata ai cantieri Italia, che hanno il compito di guidare e costruire le Nuove Generali. Team che identificano anche la nuova organizzazione del Leone, con una direzione accentrata e meno «federale». Una rivoluzione a Trieste, la prima compagnia italiana per dimensioni che punta a concentrarsi nel core business assicurativo e, da multinazionale, a rafforzarsi su mercati a maggiore crescita come Asia ed Est Europa.

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