Dal 2024 avremo un caricatore unico per tutti i telefoni cellulari, tablet e fotocamere. L’Unione europea lo adotterà infatti nell’autunno 2024 dopo l’accordo raggiunto ieri tra il Parlamento europeo e gli Stati membri.
Secondo le nuove regole, i consumatori non avranno più bisogno di caricatori e cavi diversi per i vari dispositivi elettronici portatili di piccole e medie dimensioni (ad eccezione di quelli che proprio non possono avere una porta adatta). L’accordo prevede che telefoni cellulari, tablet, e-reader, cuffie, fotocamere digitali, console per videogiochi e altoparlanti portatili ricaricabili tramite cavo cablato devono essere dotati di una porta USB di tipo C indipendentemente dal produttore. La misura consente ai consumatori di risparmiare risorse e prevenire gli sprechi e il loro impatto ambientale. Per i personal computer è previsto un periodo di adattamento di 40 mesi dopo l’entrata in vigore della nuova normativa europea. Dopo la pausa estiva, il Parlamento e il Consiglio dovranno approvare formalmente l’accordo prima che venga pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione. Le regole entreranno in vigore 20 giorni dopo la loro pubblicazione e le loro disposizioni cominceranno ad applicarsi dopo 24 mesi, verosimilmente nell’autunno 2024. Le nuove regole – piccola scappatoia – non si applicheranno ai prodotti immessi sul mercato prima della data in cui l’accordo entrerà in vigore. “Si tratta di una tappa fondamentale dopo oltre di 10 anni di lavoro a questa direttiva”, ha detto Alex Agius Saliba, eurodeputato socialista maltese e relatore per il Parlamento europeo.
Una statistica sull’Italia dice che in ogni famiglia per caricare i device usati ci sono almeno tre caricabatteria, di cui uno spesso inutilizzato. È contro questi sprechi che si è mossa l’Unione europea che ha fatto fronte comune contro Apple, che se vorrà restare nel mercato europeo dovrà adeguarsi, probabilmente scegliendo una ricarica wireless e un nuovo dispositivo con due porte di ingresso capace di caricare insieme due macchine. “Siamo preoccupati – dice il colosso di Cupertino – che una regolamentazione rigorosa che imponga un solo tipo di connettore soffochi l’innovazione invece di incoraggiarla, il che a sua volta danneggerà i consumatori in Europa e nel mondo”.