L’istituto nazionale di statistica segnala che nel quarto trimestre il pil è aumentato dello 0,3%
crescita

Ancora nessun commento

La crescita è stata sostenuta prevalentemente dal contributo degli investimenti (+0,3 punti percentuali) e dalla domanda estera netta (+0,3 punti percentuali). Più contenuto l’apporto dei consumi finali nazionali (+0,1 punti percentuali) mentre la variazione delle scorte ha fornito un contributo negativo (-0,4 punti percentuali). Gli investimenti fissi lordi hanno segnato un aumento congiunturale significativo (+1,7%), in decelerazione rispetto alla forte crescita del terzo trimestre (+3,2%). Nel quarto trimestre il sostegno maggiore è venuto dalla componente dei mezzi di trasporto (+8,2%) e in misura più contenuta, anche rispetto al trimestre precedente, dalle macchine, attrezzature e altri prodotti (+1,3%).

L’apporto positivo della componente estera è stato determinato dalla dinamica espansiva delle esportazioni più sostenuta di quella delle importazioni (rispettivamente +2,0% e +1,0% la variazione rispetto al trimestre precedente). Il valore aggiunto dell’industria in senso stretto è aumentato nel quarto trimestre (+0,9% la variazione congiunturale), in decelerazione rispetto alla forte crescita del trimestre precedente (+1,5%). Le tendenze per i prossimi mesi mantengono un orientamento positivo: nel quarto trimestre gli ordinativi dell’industria hanno manifestato segnali positivi (+3,6% rispetto al trimestre precedente). A gennaio 2018, il commercio estero verso i paesi extra-Ue ha registrato una contrazione; considerando il trimestre novembre-gennaio si conferma comunque la maggiore vivacità delle esportazioni rispetto alle importazioni (rispettivamente +3,2% e +1,5% al netto dell’energia le variazioni congiunturali). Nel quarto trimestre è proseguito l’andamento positivo sia del valore aggiunto delle costruzioni (+0,8% la variazione congiunturale) sia, in misura più modesta, di quello del comparto dei servizi (+0,2%). Tale risultato è la sintesi di una dinamica positiva nelle attività finanziarie e assicurative (+0,7%), nell’immobiliare (+0,4%), nel commercio, trasporto e alloggio (+0,4%) e nella pubblica amministrazione, difesa, istruzione (+0,3%).

Prosegue invece la fase di contrazione dei servizi di informazione e comunicazione (-1,4%), delle attività professionali e di supporto (-0,4%) e delle altre attività dei servizi (-0,2%). Il differente ritmo di crescita della produzione manifatturiera e dei servizi è confermato dall’indice di diffusione, che misura la percentuale dei settori in espansione rispetto al totale. Nel quarto trimestre, l’indice per entrambi i comparti continua a mantenersi superiore al 50%: nella manifattura ha registrato un valore elevato (il 73% dei gruppi risulta in espansione) mentre nel settore dei servizi ha evidenziato una lieve riduzione rispetto al trimestre precedente.

Nel quarto trimestre, i consumi hanno segnato un modesto incremento congiunturale (+0,1%), con una intensità uguale sia per la spesa delle famiglie residenti sia per quella delle amministrazioni pubbliche (+0,1%). Le dinamiche delle componenti della spesa delle famiglie risultano in linea con l’andamento complessivo: i consumi di beni durevoli e quelli di servizi hanno segnato un lieve aumento (+0,2%) mentre i consumi di beni non durevoli hanno registrato una variazione congiunturale nulla.

I principali indicatori del mercato del lavoro si mantengono sui livelli dei mesi precedenti. Nel trimestre novembre-gennaio il tasso di occupazione è stazionario rispetto al trimestre precedente mentre diminuisce il tasso di disoccupazione (-0,1 punti percentuali) e aumenta quello di inattività (+0,1 punti percentuali). Secondo i dati trimestrali di contabilità nazionale, in presenza di aumenti moderati sia delle ore lavorate sia della unità di lavoro, nel quarto trimestre la produttività del lavoro è migliorata utilizzando entrambe le misure (rispettivamente +0,1 e +0,2 punti percentuali rispetto al terzo trimestre). Le prospettive per l’occupazione nei prossimi mesi si mantengono stabili. Nel quarto trimestre 2017, il tasso di posti vacanti destagionalizzato nel complesso delle attività economiche è all’1,0%, un livello elevato ma stabile rispetto al trimestre precedente.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

ALTRI ARTICOLI