#Marche: nei primi nove mesi le attività hanno continuato a espandersi
La Regione Marche ha approvato il bando per sostenere i settori del Made in Italy

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La ripresa delle Marche non coinvolge il comparto della moda e stenta a manifestarsi tra le imprese di minore dimensione, mentre indicazioni più favorevoli provengono dall’industria mobiliera. Il contributo della domanda interna si è affievolito, ma resta positivo. Le esportazioni sono solo lievemente cresciute: continua a ridimensionarsi l’interscambio con la Russia mentre si rafforza quello con Germania e Stati Uniti. L’accumulazione di capitale rimane debole, frenata dagli ampi margini inutilizzati di capacità produttiva e dalle ancora incerte prospettive di domanda.

La lunga fase negativa dell’edilizia non si è ancora interrotta. Prosegue il recupero delle compravendite di abitazioni, ma è ancora insufficiente a sospingere l’attività produttiva del settore, anche a causa degli immobili invenduti accumulatisi negli ultimi anni. L’attività economica nei servizi ha mostrato segnali di miglioramento, sostenuta dalla positiva stagione turistica e dal lieve progresso dei consumi delle famiglie.

Nella media del primo semestre 2016 l’occupazione nelle Marche è stata sostanzialmente stazionaria rispetto allo stesso periodo del 2015, a fronte di un incremento in Italia. È scesa l’occupazione autonoma ed è cresciuta quella alle dipendenze, nel cui ambito sono peraltro calate le attivazioni di contratti a tempo indeterminato, anche in connessione con la riduzione delle agevolazioni contributive. Il tasso di disoccupazione è lievemente aumentato, rimanendo comunque inferiore a quello italiano. Il ricorso agli ammortizzatori sociali continua nel complesso a ridimensionarsi.
Nel primo semestre del 2016 il credito in regione è risultato stazionario.

L’incremento dei finanziamenti alle famiglie, a sostegno della spesa per l’acquisto di beni di consumo durevoli e di abitazioni, ha controbilanciato il calo dei prestiti alle imprese, concentrato tra quelle di minore dimensione. Il deterioramento del credito si è attenuato, ma rimane elevato nel confronto con gli anni che hanno preceduto la crisi e con il resto del Paese: tale esito è dovuto al persistere delle difficoltà di rimborso del settore edile, mentre il tasso di ingresso in sofferenza nel comparto manifatturiero è sceso sui livelli pre-crisi.

“Le Marche, non sono di certo tra i territori italiani più floridi per il prodotto Cessione del V, vuoi per la scarsa densità abitativa, vuoi per la quasi assenza delle aziende operanti nel settore privato.”– Con queste parole, Alessandro Zazzaro, amministratore unico Aessefin, introduce l’operato della società in una regione non certo facile. L’amministratore unico prosegue affermando – “Aessefin, agenzia monomandataria per Futuro, è una realtà radicata capillarmente su tutto il territorio italiano attraverso una rete di collaboratori monomandatari. Le Marche sono una regione sulla quale puntiamo molto e attualmente siamo alla ricerca di un agente generale per questa regione. Il continuo recruting di collaboratori fa sì che l’azienda continui il suo trend in crescita già affermatosi positivamente nel 2015, e raddoppiato nel primo semestre del 2016. L’obiettivo fondamentale di Aessefin è affermarsi sempre di più come azienda leader nel variegato mondo della Cessione del V, facendo leva sul settore pubblico/statale e pensionati, a cui ci rivolgiamo con continue campagne pubblicitarie a tassi tra i più convenienti sul mercato.”

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