Mario Greco lascia il Leone di Trieste
banca generali Nasce la Digital Collaboration di Banca Generali

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E’ terminato con un secco rifiuto a rinnovare il proprio mandato il tira e molla tra gli azionisti del gruppo e lo stesso Mario Greco, che durava dalla scorsa primavera.

Non crediamo che la “vil pecunia” possa essere stata la causa del gran rifiuto dell’ex CEO.
Mario Greco ha scelto infatti, di accasarsi alla Zurich, dove dal primo maggio sostituirà nell’incarico di A.D. Tom Swaan, è guadagnerà circa il doppio di prima. Riteniamo che gli uomini di Piazzetta Cuccia non possano aver rinunciato così al manager che nel corso del suo mandato ha già realizzato gran parte delle richieste che gli sono state fatte dai soci, realizzando un importante turnaround, il piano di risanamento e di ristrutturazione profonda del gruppo in trasformazione. Pensiamo piuttosto che sul piatto delle decisioni abbia pesato il futuro del gruppo Generali, ormai adagiato sul cor business assicurativo.
Infatti, i modelli interni per gestire Solvency 2 (n.d.r. il modello scelto da Generali), sono costati moltissimo e richiedono sforzi di gestione immensi. Appunto, adesso, per mantenere il vantaggio competitivo che ne deriverà, rispetto alle altre compagnie che hanno fatto scelte diverse, dovranno essere sciolti nodi importanti per attaccare quote di mercato tramite i margini di solvibilità più elevati raggiunti dal gruppo. Crediamo che ancora una volta, nei ragionamenti degli uomini di Mediobanca, che hanno condotto le trattative con Mario Greco, sia prevalsa la necessità di generare cassa.
Il gruppo ne ha bisogno, da una parte per remunerare gli azionisti, e dall’altra per investire su rischio, regolamentazione e compliance.
Tutto ciò può avere portato gli uomini del Leone a decidere di non rincorrere il Ceo in uscita e meditare invece, sulla scelta del nuovo manager che dovrà gestire l’innovazione del modello di business, già iniziata da Mario Greco, in una fase di grande incertezza del quadro generale.

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