Maxi multa alle banche contro il cartello dei tassi

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Una maxi multa inflitta dall’Antitrust europeo contro sette banche mondiali: ammonta a ben 1,7 miliardi di euro la cifra chiesta dalla Commissione europea a sette istituti dal peso internazionale, che avrebbero manipolato alcuni tassi di interessa bancari per trarre vantaggi e profitti illeciti.

I TASSI – L’indagine dell’Antitrust avrebbe riguardato tre tassi: l’Euribor, il Tibor e il Libor. Si tratta di nomi complicati per identificare tassi di conversione del denaro da una banca all’altra e da una valuta all’altra, ma identificano di fatto una truffa all’intero sistema. Le banche, infatti, avrebbero creato cartelli illegali per manipolare questi tassi e incrementare i loro profitti diretti e derivati.

LE BANCHE – Sette le banche sanzionate: Deutsche Bank, Societe Generale, Rbs, JP Morgan, Citigroup e Rp Martin. Una grazie, invece, è arrivata per Ubs e Barclays, che avrebbero avvertito la Commissione dell’esistenza del cartello stesso, mentre altre sanzioni sarebbero state ridimensionate in virtù della collaborazione degli istituti con la Commissione europea.
La multa più salata è toccata a Deutsche Bank, che dovrà pagare per 700 milioni di euro, seguita da Societe Generale, la cui multa ammonta a 446 milioni.

COMMISSIONE – A illustrare nel dettaglio la misura è stato Joaquim Almunia, il commissario per la concorrenza dell’Unione, che ha spiegato come l’indagine non interessi solo tassi e banche:  «abbiamo del lavoro da condurre che va oltre i due tassi d’interesse che abbiamo trattato finora – ha spiegato il Commissario – Stiamo traendo le conseguenze degli abusi di cui molte banche si sono rivelate responsabili nel corso degli anni».
Lo spagnolo è rimasto colpito anche dal grado di coinvolgimento degli istituti: «Quel che è scioccante degli scandali euribor e libor non è solo la manipolazione degli indici, ma anche la collusione tra banche che si suppone siano concorrenti tra di loro». Per lui la decisione della Commissione è un chiaro segnale «sul fatto che la Commissione è determinata a combattere e sanzionare questi cartelli nel settore finanziario».

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